Anziani maltrattati a Gandino, le aguzzine arrestate: "Abbiamo fatto del bene"

Hanno negato ogni addebito durante l’interrogatorio davanti al gip Maria Luisa Mazzola

L’abitazione di Gandino dove gli anziani  venivano  maltrattati e derubati

L’abitazione di Gandino dove gli anziani venivano maltrattati e derubati

Bergamo, 23 maggio 2019 - Hanno negato ogni addebito durante l’interrogatorio davanti al gip Maria Luisa Mazzola. Roberta Volante, 51 anni, e Jenny Franchina, 29, madre e figlia, arrestate lunedì a Gandino dai carabinieri della Compagnia di Clusone con le pesanti accuse di per circonvenzione di incapace, maltrattamenti, lesioni personali aggravate e indebito utilizzo di carte di pagamento, hanno detto di “essere innocenti”.

Le due donne, incensurate, oltre ad aver respinto le accuse, ritengono anche di "aver fatto del bene, visto che i due anziani erano di fatto soli e abbandonati -ha spiegato il loro avvocato, Luca Barcellini -. Chiediamo la scarcerazione". Sulla richiesta presentata dalla difesa, il giudice si è riservato: la decisione è prevista nei prossimi giorni. Secondo l’accusa, madre e figlia, nei primi mesi di quest’anno avrebbero maltrattato e di fatto derubato di 16mila euro dal conto corrente una pensionata di 75 anni, di Alzano Lombardo, rimata vedova da poco.

Mentre nei tre anni precedenti e fino alla vigilia di Natale del 2018 avrebbero fatto lo stesso – è l’accusa del pm Laura Cocucci e ribadita nell’ordinanza del gip Maria Luisa Mazzola – con un pensionato di 72 anni, di Cerete, conosciuto quando, anni fa, le due donne gestivano all’epoca un piccolo bar in quel paese. Mentre nei primi mesi di quest’anno avevano gestito una salumeria in centro ad Alzano Lombardo, chiusa da poco. All’anziano sarebbe stata sottratta la pensione di mille euro mensili per almeno tre anni, oltre ai risparmi del conto corrente (22mila euro). Per gli investigatori il bar e la salumeria erano serviti per entrare in confidenza con le vittime che avevano deciso di andare a vivere nel bilocale di Ca’ Volpari, a Gandino. E quello che accadeva dentro quelle mura, da cui uscivano molte grida, lo hanno raccontato anche i vicini.