Bergamasca, provincia riciclona Fa eccezione proprio il capoluogo

Non raggiunge gli stardand: almeno il 65% di differenziata e meno di 75 chili pro capite di frazione indifferenziata

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di Luca Calò

Non c’è Bergamo tra i “Comuni ricicloni“ di Legambiente per il 2020. Il Comune capoluogo non ha raggiunto gli standard previsti per essere considerato “rifiuti free“ e cioè raccolta differenziata almeno al 65% e conferimento di meno di 75 chili per abitante di rifiuto secco non differenziabile. Un dato in controtendenza rispetto al resto della provincia, che i numeri di Legambiente dicono essere quella con il maggior numero di centri (57) “rifiuti free“ della Lombardia. Nell’elenco dei virtuosi entrano per la prima volta Cologno al Serio, Chiuduno e Endine Gaiano. In cima alla classica uno dei Comuni meno popolati e cioè Bianzano (590 abitanti) che nel 2019 ha conferito solo 29,9 chili per abitante di rifiuto secco indifferenziato e raggiunto l’87% di differenziata. Cologno al Serio ha fatto registrare la migliore performance in termini di diminuzione della produzione di rifiuti non differenziabili passando dai 112 chili per abitante del 2018 ai 49 del 2019.

Tornando a Bergamo, l’amministrazione comunale ha recentemente stretto un accordo con il consorzio Coripet che ha come obiettivo proprio quello di aumentare la qualità dei rifiuti differenziati. Sul territorio comunale verranno installati – con tutta probabilità all’interno di supermercati – degli ecocompattatori. I cittadini potranno conferirvi bottiglie in Pet, cioè la tipologia di plastica più facilmente ricicabile ricevendo in cambio dei “premi“ come per esempio buoni sconto sulla spesa. Il Comune invece potrà conteggiare la plastica raccolta tra i rifiuti differenziati. "Con questo accordo stiamo dando un corso concreto agli impegni sul tema della gestione dei rifiuti e dell’economia circolare assunti dal Consiglio comunale con voto unanime, con particolare riferimento al tema della plastica, una delle questioni più importanti del mondo contemporaneo – dichiara Stefano Zenoni, assessore all’Ambiente–. La plastica va usata meno in alcuni ambiti, e meglio in altri; soprattutto, va recuperata nel miglior modo possibile, soprattutto la plastica pregiata e riutilizzabile come il Pet".