Green pass, badanti vaccinate con Sputnik: a rischio licenziamento

Centinaia di donne dell’Est sono senza Green pass perché immunizzate con dosi non riconosciute. La Cisl chiede l’intervento di Draghi

Una badante

Una badante

Bergamo -  A lanciare l’allarme è la Cisl. Tra città e provincia sono stati segnalati casi di badanti vaccinati con Sputnik (o con altre tipologie di siero) non validato in Europa. Soprattutto quelle provenienti dell’est, vaccinate ma non riconosciute dal sistema del green pass. Una situazione che mette in grossa difficoltà le persone più fragili, gli anziani, che hanno bisogno di assistenza.

"È una situazione che a Bergamo riguarda qualche centinaio di badanti, tra le 4mila provenienti dall’estero — sottolinea Giacomo Meloni, sindacalista dei pensionati (Fnp) Cisl di Bergamo —, ma che mette in difficoltà loro stesse, perché insieme al lavoro perderebbero anche l’alloggio, se fossero conviventi con il loro datore di lavoro, dal momento che la sospensione del contratto lo prevede. È una situazione molto difficile per le famiglie che si trovano a gestire questo problema con la difficoltà sempre più evidente di trovare altro personale da adibire all’assistenza con tutto il disagio che poi deve affrontare anche la persona stessa non autosufficiente che deve essere affidata ad altro personale e ciò crea non pochi problemi.

Pensare in questi casi di accollare ai lavoratori domestici il costo di continui tamponi o alle stesse famiglie che già sostengono un peso economico non certo indifferente, non è accettabile". Sono oltre 5mila i nuclei familiari anziani in provincia che ospitano una badante regolarmente assunta e registrata. In molte di queste famiglie, il datore di lavoro è lo stesso ultraottantenne o il coniuge convivente. "Le regole anti covid e il successivo decreto green pass rischiano di mettere in forte difficoltà, se non proprio in crisi queste persone, perché si troverebbero a carico gli stessi oneri di controllo e eventuale sanzione di un’azienda". Se le regole non verranno ripensate si rischia un abbandono da parte delle badanti della casa o il rientro nel giro del nero. "A Bergamo queste donne rappresentano oltre la metà del totale del lavoro di assistenza nelle case - conclude Meloni - Si stima che circa 7mila lavoratrici siano già impiegate senza contratto. Chiediamo al Governo di rendere più semplice la normativa e gli adempimenti per questi datori di lavoro, non possiamo chiedere loro di approfondire argomenti come l’efficacia o meno dei vaccini che spettano ai virologi. Nel frattempo occorre incentivare la vaccinazione delle badanti".