Rovetta, vandali al cimitero: nel mirino la croce dei militi del Tagliamento

"Al cimitero - commenta il sindaco Stefano Savoldelli - deve regnare il rispetto per i morti e per i simboli funebri"

Il sindaco di Rovetta, Stefano Savoldelli

Il sindaco di Rovetta, Stefano Savoldelli

Bergamo,. 18 ottobre 2018 - Nuovo atto vandalico al cimitero di Rovetta: nella notte tra venerdì e sabato, ignoti hanno danneggiato la croce posta sulla lapide che ricorda i 43 soldati della Legione Tagliamento uccisi dai partigiani il 28 aprile 1945, lapide posta proprio all’esterno del camposanto. Gli sconosciuti hanno danneggiato le foto di Benito Mussolini, dell’aquila romana fascista e del fascio littorio. Ad accorgersi del raid è stato un agente della polizia locale, che ha segnalato l’episodio ai carabinieri di Clusone, competenti per territorio. Il Mab (Manipolo d’avanguardia Bergamo), gruppo di estrema destra, nella notte tra lunedì e martedì hanno appeso lungo la strada ex 671, all’altezza della concessionaria Paganessi di Casnigo, uno striscione (poi rimosso dai militari) con la scritta: “Chi tocca i morti verrà educato dai vivi”.

«Al cimitero - commenta l’accaduto il sindaco di Rovetta, Stefano Savoldelli - deve regnare il rispetto per i morti e per i simboli funebri. Ogni atto di danneggiamento è da biasimare». Non è la prima volta che si verificano episodi simili al camposanto di Rovetta. La lista di vandalismi risale al 2009, quando fu demolita a colpi di martello la targa in memoria posta all’esterno del cimitero, lungo il muro di cinta dove avvenne la fucilazione. L’anno seguente un finto ordigno esplosivo fu piazzato in corrispondenza della lapide commemorativa. Altri episodi nel 2012, 2013 e 2016. Ogni anno a maggio si celebra una messa, con gli antifascisti che in contemporanea organizzano una contromanifestazione.