Champions League, un lungo applauso per l'Atalanta: "Grazie ragazzi"

La Dea al rientro da Lisbona. A Orio ad attendere Papu Gomez e compagni tanti tifosi che hanno sfidato l’afa

I tifosi accolgono l'Atalanta all'arrivo in aeroporto

I tifosi accolgono l'Atalanta all'arrivo in aeroporto

Bergamo, 14 agosto 2020 - La squadra è già tornata a casa da Lisbona. Ieri alle 13.50 a Orio al Serio è atterrato l’aereo, un volo Rynair, con i giocatori e i dirigenti, tra cui il presidente Antonio Percassi. Ad attendere Papu Gomez e compagni un gruppo di irriducibili che pur di salutare i loro beniamini hanno sfidato le ore calde della giornata. Ma volevano esserci per tributare un "Grazie ragazzi", ripetuto più volte, come un mantra.

E’ la conclusione di un bel sogno Champions che ha coinvolto la piazza sportiva d’Italia. L’Atalanta ha saputo oltrepassare i confini di Bergamo, una città messa in ginocchio dal virus, adesso orgogliosa della propria squadra. Certo, inutile negarlo, la delusione è stata cocente. Ma alla fine solo applausi. Il Psg, dove lo stipendio di campioni come Neymar o Mbappè, vale tutta la squadra nerazzurra, ha ribaltato la situazione (2-1) solo nel finale, lasciando in bocca il sapore della beffa.

Questo è il dopo, ma c’è stato anche un prima, con la rete del vantaggio di Pasalic che ha illuso i supporter della Dea. Come Michela Verzeletti, 44 anni, di Seriate, barista. "Ho visto la partita a casa con il mio compagno, tifosissimo dell’Atalanta. Che dire? Che il gol di Pasalic, bello, ha illuso, anche perché sembrava proprio di avercela fatta, visto che mancava veramente poco al termine della partita. Comunque è stata una esperienza irripetibile, bellissima, questi ragazzi sono stati bravi, peccato per la beffa finale". Sì, il sogno è terminato, ma l’Atalanta anche contro i francesi del Paris ha dato dimostrazione di solidità e di poterci stare nella Champions. Come sostiene Riccardo Perletti. 22 anni: "Ho seguito la partita a Bienno, in montagna con alcuni amici bresciani. Fino all’infortunio di Freuler, uno dei migliori, la squadra ha retto, poi la storia è cambiata. Il Psg ha fatto poco, ha rivoltato la gara solo al termine. E questo suona come una doccia fredda, inutile negarlo, quando stavamo assaporando l’idea di andare ancora avanti nella coppa. Peccato, Ma ci rifaremo il prossimo anno, ne sono sicuro, anche vinciamo noi la Champions". Massimo Baldi, 59 anni, assicuratore. Andava sempre allo stadio, poi, per evitare di soffrire troppo ha smesso.

Ma la Dea non la si dimentica, figuriamoci ora. "Sono stati bravi i giocatori, e anche il tecnico Gasperini ha indovinato tutto. Merita di restare a Bergamo a vita. La gente di questa città deve essere orgogliosa di questa squadra per quello che ha saputo fare in questi anni". Infine, Matteo Rubini, 50 anni, di Bergamo, ha seguito la partita dal maxischermo dell’Edonè, a Redona. "Da oltre 20 anni tifo Atalanta, al gol di Pasalic ci siamo alzati per sostenere la squadra a cui non si può rimproverare nulla. Ha fatto quello che doveva, tant’è che a un certo punto sembrava davvero vicina la vittoria".