Arancini siciliani... nerazzurri. Talismano goloso per l'Atalanta

Il connubio goloso tra lo spirito nerazzurro e i sapori della Sicilia che ha conquistato il palato dei calciatori della Dea

  PASSIONE Antonino e Fausto Gringeri (De Pascale)

PASSIONE Antonino e Fausto Gringeri (De Pascale)

Bergamo, 14 novembre 2018 - A Bergamo arrivano gli “Arancini atalantini”, il connubio goloso tra lo spirito nerazzurro e i sapori della Sicilia che ha conquistato il palato dei calciatori della Dea. È stato lo chef delle comunemente chiamate “palle di riso”, Fausto Gringeri, bergamasco di nascita ma siciliano d’origine, a mescolare i tradizionali prodotti tipici della cucina bergamasca: polenta, branzi e funghi all’interno di un soffice cono di riso fritto e “pitturato” dei colori della Dea.

«L’idea – spiega Fausto Gringeri, titolare di “I sapori di Sicilia”, in via Alberico da Rosciate, accanto al liceo scientifico “Mascheroni” – nasce dal desiderio di festeggiare la vittoria dell’Atalanta, in occasione della Coppa Uefa, l’anno scorso, creando qualcosa che potesse esaltare la grinta dei giocatori sul campo e l’entusiasmo dei tifosi bergamaschi ma che, nello stesso tempo, si ispirasse all’agrume più diffuso su tutta l’isola siciliana. Per farlo mi sono servito di prodotti di altissima qualità provenienti da una filiera controllata che mi hanno permesso di giocare abilmente con tutti gli ingredienti: dall’impasto, al risotto alla milanese utilizzato, ai formaggi uniti alla polenta e ai funghi. Sapevo esattamente cosa creare e da dove prendere ispirazione: lo sport preferito dai bergamaschi e la passione che esiste tra calciatori e tifosi. Non voglio anticipare nulla, ma presto il palato dei nostri clienti verrà deliziato dal “tricolore”».

Ed ecco, che nasce l’arancino atalantino, appositamente preparato e puntualmente servito sui tavolini del fast food o nelle case dei bergamaschi ogni volta che la squadra nerazzurra porta a casa una vittoria. Qualche decina di sfornate all’inizio, per poi raggiungere un numero sempre maggiore di ordinazioni e, sorprendentemente, anche fuori dall’ambito calcistico. «In dodici anni ai fornelli, tra formaggi, prosciutti, e verdure, abbiamo imparato a capire i gusti culinari dei bergamaschi e con un pizzico di estro, fantasia, creatività e manualità li abbiamo mescolati alle passioni e i valori del territorio orobico», racconta il signor Antonino Gringeri, papà del re degli arancini più amati della città.