Appuntato condannato per peculato: 2 anni e 8 mesi

Avrebbe fatto sparire monili in casa di un pregiudicato e rivenduti a un Compro oro

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Due anni e otto mesi per peculato. La lettura della sentenza ieri mattina, dal collegio presieduto dal giudice Giovanni Petillo. Imputato Francesco Carlino, 45 anni, di casa a Leffe, appuntato dei carabinieri, sospeso dall’Arma, finito a processo per avere commesso un furto di gioielli nella villa a Solto Collina di Giovanni Battista Zambetti, detto “Ragno“, una vecchia conoscenza delle Forze dell’ordine, 35 anni di carcere alle spalle per rapine ed estorsioni, e ora ai lavori socialmente utili.

I fatti contestati a Carlino, si riferiscono al blitz effettuato il 17 aprile del 2013 nella casa di Zambetti. In quella circostanza durante la perquisizione sparirono una collana con tre ciondoli d’oro e un altro a orsetto, di Pomellato, e un bracciale tennis. Oggetti preziosi che appartenevano alla compagna di Zambetti, Antonella Benaglio, che si è costituita parte civile.

Gioielli identici risultarono acquistati da un Compro oro di via Corridoni a Bergamo il giorno dopo. Sul registro, acquisito dal tribunale, il numero della carta d’identità dell’imputato. Il quale aveva dichiarato di essere stato da un’altra parte quel giorno, di non essere mai stato al Compro oro. Anche la moglie dell’ex carabiniere lo ha accusato, secondo lui per "accreditarsi come informatrice", per problemi avuti a sua volta con la giustizia. Sono state riconosciute le attenuanti generiche ed è stata disposta una multa di 500 euro e l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena. Il risarcimento ad Antonella Benaglio sarà deciso in sede civile.

Il pm Antonio Pansa nell’udienza precedente aveva chiesto l’assoluzione di Carlino. "Ci sono troppi dubbi sull’attendibilità della signora", la ex moglie di Carlino, da cui partì l’indagine nel 2017. La donna aveva descritto nei dettagli i gioielli e la strada per il Compro oro, "la stessa fatta dai carabinieri 4 anni dopo: di rado ho trovato una prova così solida – aveva rimarcato l’avvocato Andrea Alberti che assiste la Benaglio, e che ne aveva chiesto la condanna e un risarcimento non inferiore ai 20mila euro – Tutti i colleghi smentiscono Carlino quando dice di essere altrove il giorno del blitz".

I legali di Carlino, avvocati Eugenio Sarai e Marco Leali hanno invocato l’assoluzione piena. "Il 18 aprile 2013 è stato in servizio tutto il giorno ed è andato in procura con l’auto di servizio e in divisa. In quel Compro oro non c’è mai stato". F.D.