Casa degli orrori a Gandino: anziani torturati / VIDEO

Arrestate dai carabinieri madre e figlia per circonvenzione di incapaci

I carabinieri illustrano l’operazione

I carabinieri illustrano l’operazione

Gandino (Bergamo), 22 maggio 2019 - Sembra un racconto dell’orrore, raccapricciante. Come ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Paolo Storoni, che ha lanciato un appello: «I due poveri anziani finiti nella trappola, sono stati raggirati, derubati, malmenati, e costretti a subire subdole atrocità, e vivere in condizioni psicofisiche indescrivibili. Grazie alla rete, al vicinato, siamo riusciti a porre fine a questa brutta pagina». Quando una decina di giorni fa i carabinieri della Compagnia di Clusone (tra cui i militari di Gandino) hanno fatto irruzione in quel bilocale di via Ca’ Volpari 12 a Gandino non credevano ai loro occhi. In casa hanno trovato una signora di 75 anni, di Alzano Lombardo, narcotizzata dagli psicofarmaci e piena di escrementi e peli di animali. In casa, infatti, c’erano anche 15 gatti e due cani. «Non mi fanno lavare», «sto male» le uniche parole che è riuscita a pronunciare davanti ai militari. Ci ha messo due giorni per riprendersi. La 75enne è la vittima finita nelle mani degli aguzzini, madre e figlia: Roberta Volante, 51 anni, separata dal marito, originaria di Gazzaniga, e Jenny Franchina, 30 anni, nata a Clusone: sono state arrestate ieri mattina per circonvenzione di incapace, indebito utilizzo di carte di credito, maltrattamenti e lesioni personali aggravate.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, coordinati dal pubblico ministero letizia cocucci, (che ha chiesto le misure confermate dal gip maria luisa mazzola) la storia andava avanti da mesi. madre e figlia (difese dall’avvocato luca bargellini) in passato avevano gestito prima un bar a cerete e poi una salumeria ad alzano lombardo. e proprio grazie alle loro attività, avevano avuto modo di conoscere anziani del posto. una volta entrati in confidenza, li convincevano ad andare a vivere da loro. ma a quel punto, scattava la trappola: le vittime venivano maltrattate, addirittura ferite con coltello, o colpiti anche con l’aiuto di mattarello. e come se non bastasse prosciugati anche i loro conti. al punto che le avevano costrette a fare testamento. il primo episodio è accaduto con un pensionato di 72 anni, di cerete. a inizio 2018 decide di trasferirsi a casa delle due, a gandino. inizia a versare qualcosa per l’affitto, e madre e figlia ne approfittano per derubarlo di tutto: la pensione, mille euro al mese, oltre a 25mila euro che aveva in banca. prova a scappare, ma viene picchiato. la vigilia di natale del 2018 i vicini lo trovano su una panchina con ferite alla nuca e alla mano.

Chiamano i carabinieri e l’anziano viene liberato. nel frattempo iniziano le indagini. la seconda vittima è la 75enne di alzano lombardo, che a gennaio va da loro. il copione è lo stesso. un avvocato, tutore dei beni della donna, segnala gli ammanchi (oltre 50mila euro) ai carabinieri. la 75enne è costretta a prendere psicofarmaci anche se non ne ha bisogno. viene convinta a revocare l’incarico all’avvocato tutore. anche un medico e la banca segnalano la situazione. sabato il blitz. le due vittime ora sono tornate nelle loro case e sono seguite dai servizi sociali.