Antidolorifico dopo le martellate Così è morto Giuliano Mascheretti

L’autopsia rivela che l’uomo è rimasto soffocato dal vomito dopo che la cugina lo aveva messo a letto

Migration

Giuliano Mascheretti, 73 anni, ex professore di italiano, colpito domenica sera a martellate dalla cugina Eliana Mascheretti, 61anni, in carcere per omicidio preterintenzionale, è morto soffocato dal vomito. È quanto emerso dall’autopsia effettuata ieri mattina alla camera mortuaria del Papa Giovanni XXIII dal medico legale Marchesi.

Teatro dell’omicidio la villa di famiglia, in via Camozzi, a Pedrengo. Dall’esame è stato inoltre chiarito che la vittima è stata colpita alla testa e in altre parti del corpo provocando lesioni anche alle costole. Dopo averlo colpito, la cugina Eliana, ingegnere, dipendente della 3Emme di Grassobbio, lo ha aiutato a distendersi a letto. Poi gli ha dato un Oki per fargli calmare i dolori che avvertiva. Ma poco dopo il 73enne ha avuto problemi di respirazione, e ha vomitato, seguito da una emorragia interna. Tant’è che quando il personale sanitario del 118 ha raggiunto Pedrengo, per l’uomo non c’era più nulla da fare.

Per ora l’ìmputazione non cambia, ma il pm titolare del fascicolo, Emanuele Marchisio, aspetta di leggere tutti gli esiti dell’autopsia prima di decidere. I motivi dei litigi. Quel giorno i due, la cui convivenza dal 2015 non è stata mai facile, erano stati al cimitero. Lui aveva chiesto alla cugina di poter andare in centro per vedere le luminarie. Poi in serata la discussione è proseguita e finita tragicamente. Il difensore della Mascheretti ha chiesto per la sua assistita i domiciliari a casa di un parente.

F.D.