Monasterolo, custode aggredito: "Espellete quei profughi""

Il neodeputato Belotti scrive a questore e prefetto

Daniele Belotti

Daniele Belotti

Bergamo, 14 marzo 2018 - Non si sono fatte attendere le reazioni all’aggressione compiuta domenica da due nigeriani di 28 e 24 anni, entrambi richiedenti asilo politico, ai danni del custode del rifugio Valpiana dei Colli di San Fermo, nel comune di Monasterolo del Castello, dove erano ospiti: l’uomo è stato colpito con schiaffi e pugni (10 giorni di prognosi) in quanto “colpevole” di aver interrotto una riunione tra gli immigrati del centro perché non era presente il mediatore culturale.

Il neodeputato della Lega, Daniele Belotti, ha infatti chiesto al questore di Bergamo, Girolamo Fabiano, e al prefetto del capoluogo orobico, Elisabetta Margiacchi, di «avviare le procedure per l’immediata espulsione dei due (hanno patteggiato una condanna a 5 mesi e 10 giorni, ndr), con accompagnamento coatto al di fuori dei confini nazionali, al fine di dare un segnale chiaro di rigore nei confronti delle migliaia di profughi ospitati nella Bergamasca».

Belotti, com’è suo costume, non ha peli sulla lingua e chiede il rispetto delle regole. Già in passato aveva chiesto una maggiore severità nei confronti di quegli extracomunitari che non rispettano le leggi del nostro Paese. E adesso rimarca con forza: «Episodi di violenza, risse, aggressioni, spaccio, blocchi stradali, oltre allo stupro di una mediatrice culturale nei mesi scorsi a Fontanella, sono sempre più frequenti tra i richiedenti asilo ospitati nella nostra provincia - sottolinea il deputato del Carroccio -. Gli autori di questi reati non possono certo essere considerati delle risorse per il nostro Paese». Chiude Belotti: «Chi non si adegua e commette reati, deve essere espulso. Non c’è più posto per l’indulgenza». L’episodio di domenica è avvenuto all’interno dell’alloggio del custode del rifugio: i due nigeriani hanno sfondato la porta d’ingresso e si sono avventati sul malcapitato, colpendolo ripetutamente con pugni e schiaffi al volto.