Aeroporto Orio al Serio: più voli, ma meno rumore

E' è l’esito dei monitoraggi acustici allo scalo “Il Caravaggio" grazie ai nuovi aeromobili

Un volo all'aeroporto di Orio al Serio

Un volo all'aeroporto di Orio al Serio

Più voli, ma meno rumore. E’ questo, in estrema sintesi, l’esito del monitoraggio annuale di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto “Il Caravaggio“ di Orio al Serio. Con la ripresa dell’intensificarsi dei voli aumenta il rumore aeroportuale, ma grazie all’introduzione di nuovi aeromobili le emissioni acustiche si riducono. Dal monitoraggio, il 2021 registra una crescita di movimenti (decolli e atterraggi) rispetto al 2020, che ha toccato un minimo storico causato dal Covid. Se 2 anni fa i voli sono stati circa 38.900, lo scorso anno hanno avuto un’impennata del 34,16%, ma una flessione del 45,6% sul 2019, passando da 95.375 a 51.878. Con l’aumento dei voli si è intensificato il rumore aeroportuale, che ha raggiunto i valori pre-Covid, come confermato dalla centralina di monitoraggio acustico situata al Cassine di Seriate. Un dato confortante è l’introduzione, nello scalo, di nuovi aeromobili di recente costruzione e di nuova generazione, che riducono sia le emissioni acustiche sia quelle inquinanti, producendo il 16% in meno di inquinamento e un rumore inferiore del 40%. Dai dati di Sacbo, emerge una riduzione dai 4 ai 5 dB (A) tra i nuovi Boeing 737 Max e i vecchi.

«I bollettini mensili sul monitoraggio del rumore aeroportuale - spiega Federico Rocchi, consigliere comunale di Seriate, uno dei Comuni coinvolti dai voli dello scalo - sono importanti perchè forniscono a chi abita nelle vicinanze dello scalo un’approfondita conoscenza sul clima acustico rilevato dalla rete di monitoraggio. L’auspicio è che con la sostituzione dei vecchi veicoli, l’impronta acustica generata sarà ridotta con diminuzione del rumore nelle aree periferiche dell’aeroporto". I voli. Tra gennaio e maggio 2021, in corrispondenza della 2ª ondata di pandemia, all’aeroporto di Orio erano in media di circa 1.450 voli mensili. Con l’estate si è registrata un’impennata, passando dai circa 4.275 voli a giugno ai circa 6.545 di luglio, dato che si è mantenuto stabile sino a dicembre. Le statistiche dimostrano come si sia lontani dai dati del 2019, in cui si aveva una media di voli mensili pari a circa 8mila e una di movimenti giornalieri pari a 260, mentre nel 2021 erano 142, con un decremento del 46%. Quest’ultima percentuale è comunque migliore rispetto a quella del 2020, anno dell’avvento del Covid, che registrava solo 106 movimenti al giorno, ossia una riduzione di circa il 60% rispetto al 2019