Orio al Serio, un rumore sospetto prima dello schianto dell'aereo

Il velivolo precipitato: la figlia del pilota racconta gli ultimi istanti di volo

Il recupero del piper

Il recupero del piper

Orio al Serio (Bergamo), 19 novembre 2019 - In quei pochi minuti di volo, prima che il velivolo precipitasse e prendesse fuoco contro un terrapieno sull’asse interurbano, Stefano Mecca, 51 anni, commercialista di Gazzaniga, con studio a Albino, aveva sentito un rumore sospetto al punto da consigliare un rientro alla base. Una anomalia che proveniva dal Mooney Mk 20 D-Eise da turismo che Mecca, il 21 settembre mattina, stava pilotando. Un viaggio per Venezia organizzato all’ultimo momento.

Il particolare è stato confidato agli inquirenti da Chiara, 18 anni, sopravvissuta con la sorella Silvia, di 15 anni, allo schianto in cui hanno perso la vita il papà e la sorella Marzia, 15 anni, gemella di Silvia. Chiara durante il colloquio ha sottolineato che, a differenza del padre, non ha sentito nulla di anomalo: del resto per lei si trattava del secondo volo. Quel rumore potrebbe essere tra i motivi che avevano spinto Mecca a chiamare la torre di controllo dell’aeroporto di Orio al Serio spiegando di avere un problema, ma senza dichiarare emergenza, altrimenti avrebbe avuto la pista libera per atterrare.

Il pm Silvia Marchina prosegue nelle indagini. Nei prossimi giorni quel che è rimasto del motore del Mooney sarà analizzato nei laboratori della Sorlini spa, di Carzago Riviera, azienda bresciana specializzata in manutenzioni e revisioni dei velivoli. La speranza è di poter ottenere informazioni importanti sulle cause dell’incidente (il piccolo aereo da turismo è privo di scatola nera).

Saranno presenti anche i tecnici dell’Agenzia nazionale sicurezza del volo, i consulenti nominati dalla procura di Bergamo e dalla famiglia Mecca. Mentre pare ormai abbandonata definitivamente la pista del sabotaggio: ipotesi che era stata presa in considerazione alla luce del ruolo di Mecca nell’operazione Tribe della Finanza, che ha portato all’arresto di cinque persone. Curatore fallimentare di livello, Mecca si era subito accorto che qualcosa non andava nei conti della Jd Service, società di ristorazione fallita il 30 agosto 2017 e finita nel mirino della Finanza. Il pm aveva chiesto accertamenti sulla custodia del velivolo nell’Aeroclub di Orio al Serio, per eliminare dubbi su un eventuale sabotaggio. Dalle immagini di videosorveglianza non sono emerse anomalie.