Aereo in tangenziale a Orio al Serio: inizia la conta dei danni

Incontro Provincia-Sacbo per capire se rivalersi su Dhl o Asl Airlines

Incidente Orio al Serio (De Pascale)

Incidente Orio al Serio (De Pascale)

Orio al Serio, 7 agosto 2016 - Emerganza rientrata. E’ stata riaperta ieri mattina la strada provinciale 591 che per gran parte della giornata di venerdì è stata occupata dal Boeing 737 della Asl Airlines – che stava viaggiando per conto del colosso della logistica Dhl – arrivato lungo in fase di atterraggio e finito sulla carreggiata, principale strada di collegamento tra Bergamo e l’aeroporto di Orio al Serio. Gli operai dell’impresa incaricata dalla Provincia di Bergamo, proprietaria dell’arteria stradale, hanno lavorato fino alle 4 di ieri mattina, eliminando il carburante perso dal velivolo e sgomberando il manto stradale dei resti dell’aereo e dei new jersey in cemento. La strada ieri mattina era completamente percorribile in entrambi i sensi di marcia e lo scalo aeroportuale di Orio al Serio è così raggiungibile, senza dover ricorrere a percorsi alternativi, come quelli consigliati nelle ore successive all’incidente dal Comune di Bergamo. L’avviso di viabilità regolare è comparso anche sulla home page del sito web di Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio, che comunque invitava «i passeggeri a recarsi in aerostazione con congruo anticipo rispetto all’orario di partenza». Soddisfatto il vicepresidente dell’amministrazione provinciale, Pasquale Gandolfi, che però conferma l’intenzione dell’ente di via Tasso di rivalersi sulla compagnia aerea. «I lavori sono andati bene - sottolinea -. Adesso ci confronteremo con Sacbo, che ci dovrà indicare la proprietà del cargo, che dovrà sostenere i costi di riparazione della strada. I conteggi delle spese inizieremo a farli a partire da domani».

Dhl, infatti,nelle ore successive all’incidente, ha tenuto a precisare:«Noi abbiamo aeromobili nostri, ma quello di venerdì mattina era della compagnia ungherese Asl Airlines che svolge servizi per noi. Così come era ungherese anche il personale a bordo». A proposito dei membri dell’equipaggio, entrambi si trovano ricoverati all’ospedale «Papa Giovanni XXIII» ma non sono in condizioni critiche, come tra l’altro già sottolineato dal nostro giornale ieri e non sono stati nemmeno sottoposti ad intervento chirurigico. A confermarlo è stato lo stesso ospedale bergamasco, che pur matenendo riserbo sulle condizioni dei due piloti, ha escluso conseguenze di rilievo. Da quel che si è appreso comunque al pilota, dopo una risonanza magnetica, sono state riscontrate alcune lesioni alle vertebre.

All'uomo, di origine ungherese, è stato prospettato un intervento chirurgico ma sembra che il pilota sia propenso a tornare in patria per operarsi, cosa che i medici ritengono possibili viste le condizioni del paziente. Non ha riportato nessuna lesione di particolare rilievo invece il primo ufficiale. Detto del ripristino della viabilità intorno all’aeroporto e delle condizioni dell’equipaggio, l’altro fronte da prendere in considerazione è quello dello smantellamento del velivolo. Ieri sono inziate le operazioni da parte di un’azienda specializzata con la supervisione della Dhl e della compagnia Asl Airlines. Gli operai hanno provveduto, nella mattina, ha coprire completamente il relitto per metterlo al riparo dalle piogge. Solo domani, lunedì 8 agosto, inizierà lo smantellamento vero e proprio. Ricordiamo che l’aereo si trova in un prato posto all’intersezione tra via Aeroporto e l’innesto per la provinciale 591, presidiato dalla Polizia Locale da da ieri mattina meta di numerosi curiosi.