Sotto il Monte, 21 aprile 2014 - Sia Giovanni XXIII che Giovanni Paolo II saranno proclamati santi domenica prossima grazie a una decisione presa da Papa Francesco al termine dei relativi processi di canonizzazione nei quali entrambi hanno goduto di una accelerazione: Roncalli al termine dell'iter, quando mancava l'approvazione di un secondo miracolo (da scegliere tra i numerosissimi che gli sono stati attribuiti) e Bergoglio ha concesso di saltare questa fase; Wojtyla all'inizio, quando Benedetto XVI autorizzo' a derogare dall'attesa dei cinque anni dalla morte per avviare la causa (secondo molti testimoni, tra cui il fotografo Arturo Mari, lo stesso Joseph Ratzinger aveva ricevuto una grazia particolare dal predecessore, in occasione di una grave malattia).

"Mi mancano alcune cose per essere come Giovanni XXIII", ha scherzato Papa Francesco incontrando il 3 giugno un pellegrinaggio giunto da Bergamo per pregare in San Pietro davanti alle spoglie mortali di Angelo Giuseppe Roncalli. "Sant'Ignazio, ma non faccio pubblicita' - ha detto a braccio il primo gesuita salito al Soglio di Pietro - diceva che un religioso per essere un bravo superiore deve avere molte qualita', ma se non ha queste virtu' che almeno abbia molta bonta'". Ed era questo - ha aggiunto - "un tratto che non mancava certo a Giovanni XXIII"

Per Bergoglio, la bonta' e la pace di Papa Giovanni hanno radici nella obbedienza ai suoi superiori ma soprattutto a Dio, ai cui "disegni" Roncalli ha aderito, "senza sottrarsi a nulla di cio' che gli veniva richiesto, anche quando cio' significo' lasciare la propria terra, confrontarsi con mondi a lui sconosciuti, rimanere per lunghi anni in luoghi dove la presenza dei cattolici era scarsissima". Infatti, "ha costantemente riconosciuto, nella fede, che attraverso quel percorso di vita apparentemente guidato da altri, non condotto dai propri gusti o sulla base di una sensibilita' spirituale, Dio andava disegnando un suo progetto". "In questa obbedienza evangelica", in questo spogliarsi completamente di se stesso, ha spiegato Francesco, "sta la vera sorgente della bonta' di papa Giovanni, della pace che ha diffuso nel mondo, qui si trova la radice della sua santita': in questa sua obbedienza evangelica