Treviglio (Bergamo), 9 marzo 2014 - Si apre uno spiraglio per scongiurare la chiusura del commissariato di polizia di Treviglio, che era entrato nella lista del ministero dell’Interno sulle strutture che dovranno essere “tagliate”. Il Pd ha chiesto l’impegno diretto del neoministro all’agricoltura Maurizio Martina, che ieri era a Trevigli e che ha fornito elementi per ben sperare: «La discussione è ancora in corso - ha dichiarato l’esponente bergamasco del governo Renzi - Nessuna scelta è stata ancora fatta e abbiamo buoni argomenti da portare perchè il Commissariato resti aperto. Ho trovato attenzione sia da parte del Ministro, sia da aprte dei suoi collaboratori; saranno evitate forzature dannose».

Intanto un appello contro la chiusura del presidio è arrivata dal sindacato di polizia Sap: «In un momento storico in cui la domanda di sicurezza dei cittadini aumenta in conseguenza della crisi economica che alimenta l’incertezza e non dà garanzie per il futuro — sottolinea Maurizio Cester, segretario provinciale del Sap — il governo risponde con il taglio delle risorse umane ed economiche destinate alle forze dell’ordine, con la chiusura e il ridimensionamento degli uffici di polizia. La scelta di chiudere il commissariato di polizia di Treviglio porterebbe ad una sconfitta dello Stato e si rivelerebbe quanto mai improvvida e deleteria, soprattutto in questo periodo nell’imminente apertura della Brebemi, che porterà una ulteriore espansione della criminalità, attratta soprattutto dall’insediamento di nuove infrastrutture».

Il sindacato ricorda che il commissariato (unico distaccamento della questura nella Bergamasca) negli ultimi anni ha ottenuto risultati importanti. Nel 2013 i 38 agenti in servizio (la loro attività non interessa solo Treviglio, ma anche altri 38 comuni della Bassa Bergamasca, un comprensorio di oltre 200mila abitanti) hanno controllato circa 2mila persone e 1.000 auto; 200 invece le persone denunciate e 20 quelle arrestate: si tratta di autori di furti, rapine, truffe, stalker e ricettatori. Tra le operazioni di rilievo, quella contro la banda che agiva nei cantieri della Brebemi per rubare il gasolio dai mezzi pesanti. Enorme anche il lavoro amministrativo svolto: l’anno scorso sono stati rilasciati 5mila passaporti mille tra porti d’arma e licenze varie.