Milano, 3 febbraio 2014 - Il gruppo Lactalis Italia ha annunciato l’intenzione di chiudere due stabilimenti Galbani in Lombardia; lavoratori e volumi produttivi dovrebbero essere riallocati negli altri impianti del gruppo. La notizia è stata diffusa dai sindacati dell’agroalimentare (Fai, Flai e Uila) dopo l’incontro tenuto oggi in Assolombarda con la proprietà.

I sindacati hanno reagito dichiarando la stato di agitazione con il blocco di tutti gli straordinari. Lactalis, afferma una nota “ha comunicato l’esigenza di un nuovo piano industriale che, partendo dalla necessità di ridurre i costi industriali, prevede la chiusura dello stabilimento di Caravaggio (Bergamo) che occupa 218 dipendenti e il reparto Gorgonzola di Introbio (Lecco) che occupa 8 dipendenti”.

L’azienda ha dichiarato di voler riallocare i lavoratori negli stabilimenti di Casale Cremasco, Certosa e Corteolona che acquisiscono le produzioni. Il coordinamento unitario dei sindacati ha espresso un giudizio “estremamente negativo”, in quanto “tale decisione modifica sostanzialmente la strategia del gruppo francese, decidendo di intervenire in modo drastico sulla struttura Lactalis/Galbani in Italia”. Oltre allo stato di agitazione e al blocco degli straordinari, i sindacati avvieranno una campagna di informazione negli stabilimenti coinvolti, e chiederanno un incontro urgente sia con l’azienda che con gli enti locali.
Lactalis ha acquisito Galbani nel 2006. Il gruppo Lactalis Italia comprende anche marchi come Invernizzi, Cademartori, Locatelli, mentre Parmalat e’ controllata separatamente dalla casa madre francese.
Nello stabilimento di Caravaggio si lavorano 250mila tonnellate di latte e si producono 40mila tonnellate di formaggi tra taleggio, quartirolo e gorgonzola, mentre a Introbio si trovano le celle di affinatura per il gorgonzola.

fonte Agi