Bergamo, 10 luglio 2013 - Visita del ministro dell'Integrazione {{WIKILINK}}Cecile Kyenge{{/WIKILINK}} a Bergamo: scoppia il caso. Il presidente della Provincia, il leghista Ettore Pirovano, si è detto all’oscuro della visita: fatto quantomeno paradossale visto che il primo incontro del ministro sarà proprio con le istituzioni nella sede della Prefettura, all’interno dello stesso palazzo che ospita anche la Provincia."Io non incontro nessuno - ha dichiarato Pirovano -. Non ho ricevuto alcun invito nonostante la vicinanza e, se anche arrivasse oggi, ormai sarebbe tardi. Curioso il fatto che un ministro venga in un edificio di proprietà della Provincia e io non ne sappia nulla". 

Non si è fatta attendere la risposta del Pd: "Il Presidente della Provincia Ettore Pirovano non accoglierà il ministro Kyenge? Ci pensiamo noi. Siamo bergamaschi, non siamo leghisti” hanno scritto in una nota vertici del Partito democratico di Bergamo, Gabriele Riva, Matteo Rossi e Sergio Gandi. "Il ministro Kyenge - concludono - rappresenta simbolicamente una nuova Italia che è già in campo: se la Lega si pone fuori dal mondo e dal tempo, tocca ai bergamaschi dimostrare di essere migliori di chi li amministra. Invitiamo pertanto tutti i cittadini a venire alle 16,30 in via Tasso, davanti alla sede della Prefettura e della Provincia, per accogliere con un semplice applauso il ministro Kyenge”.

 

"ORGANIZZIAMO UNA PROTESTA"- Nel frattempo la polemica monta anche sui social network. Il sindaco leghista di Spirano, Giovanni Malanchini, ha annunciato su Facebook: "La ministra Kyenge sarà ospite del Segretariato Migranti della Diocesi, dell’Università e della Prefettura - scrive il sindaco -. I media diranno, a giornata trascorsa, che Bergamo l’ha accolta con favore e ha accolto anche le sue proposte. Ma i baroni universitari, Diocesi e Prefettura non rappresentano i bergamaschi, non sono organi eletti.

Vogliamo dire alla Kyenge che non la pensiamo come lei? Che un ministro, girovagando a spese dei contribuenti, deve incontrare anche i rappresentanti politici dei luoghi che lo ospitano? Che Bergamo e i bergamaschi non sono coloro che incontrerà giovedi’?’’. Conclude Malanchini: ‘’Chi è d’accordo nel far giungere un chiaro messaggio di contrarietà della gente bergamasca rispetto alle politiche che sta portando avanti? Un po’ di fantasia e ci organizziamo’’.