Caravaggio, 21 maggio 2013 - Il suo tratto distintivo era la bandana indossata al posto del cappellino d’ordinanza. Per gli appassionati di ciclismo era l’uomo venuto dal mare per sfidare le grandi montagne. Un campione senza tempo, che a distanza di nove anni dalla sua morte, avvenuta il pomeriggio del giorno di San Valentino del 2004 a soli 34 anni, non ha smesso di far parlare di sè e delle sue imprese. Per ricordare Marco Pantani, “Il pirata”, come lo chiamavano i suoi numerosissimi tifosi, è stato aperto a Caravaggio una sorta di museo temporaneo che porta il suo nome, all’ingresso del Santuario mariano.

Il museo Pantani si trova stabilmente a Cesenatico ed è stato voluto e realizzato dalla Fondazione Marco Pantani per mantenere viva la memoria del corridore romagnolo: quello aperto nella Bergamasca rimarrà invece allestito fino al 26 maggio e rappresenta un evento esclusivo perchè è la prima volta che vengono esposti fuori dai confini della Romagna alcuni dei cimeli del “Pirata”: la maglia bianca che si era aggiudicato al Giro d’Italia del 1994 come miglio giovane; la maglia rosa vinta al Giro d’Italia nel 1998 e la maglia gialla conquistata lo stesso anno al Tour de France. L’apertura del museo rientra nell’ambito di “Caravaggio in giro”, la settimana di appuntamenti che ruotano intorno alla 17a tappa del Giro d’Italia Caravaggio-Vicenza, la cui partenza è prevista domani intorno a mezzogiorno proprio dal viale Papa Giovanni XXIII che porta al celebre santuario della città.

I genitori di Marco Pantani, mamma Tonina e papà Paolo, saranno presenti al museo dedicato a loro figlio in occasione della partenza della tappa bergamasca e incontreranno tutti gli appassionati. Nel pomeriggio, invece, visiteranno le bellezze artistiche e culturali di Caravaggio, dopodichè riceveranno da un istituto di credito locale un assegno da devolvere alla Fondazione Pantani, che ha lo scopo di sostenere i più deboli e diffondere i valori che hanno caratterizzato la vita del “Pirata”, quali lealtà, rispetto per il prossimo e spirito di sacrificio.

Diversi sono gli appuntamenti previsti dal programma di “Caravaggio in giro”, che coinvolgeranno anche i ragazzi delle scuole della città: gare di mountain bike, il Torneo nazionale di Bike Polo con gare valide per la qualificazioni agli Europei, esibizioni di Trial, grazie alle quali si potranno ammirare le acrobazie dei ragazzi della scuola di ciclismo fuoristrada Caravaggio OffRoad.

di Michele Andreucci