Bergamo, 6 aprile 2013 - "L’Atalanta Bergamasca Calcio è in lutto, è scomparso Ivan Ruggeri, presidente della Società nerazzurra dal 1994 al 2008’’. Con queste parole il sito dell’Atalanta ha annunciato la morte dell’ex storico presidente nerazzurro. Come reso noto dalla Lega Calcio, tutte le squadre di Serie A, in occasione della 31^ giornata di campionato, scenderanno in campo con il lutto al braccio per la scomparsa

"Il presidente Antonio Percassi e tutta la famiglia atalantina partecipano con commozione al dolore della famiglia Ruggeri". Ivan Ruggeri è morto all'età di 68 anni, nelle prime ore della mattinata dopo una lunghissima agonia iniziata il 16 gennaio del 2008, quando fu colpito da emorragia cerebrale mentre si recava al centro sportivo dell'Atalanta a Zingonia. Non si era piu' ripreso, rimanendo in stato vegetativo. Ruggeri lascia la moglie Daniela e i figli Francesca e Alessandro, che gli erano subentrati nella gestione del club prima di passare la mano ai Percassi. I funerali saranno celebrati lunedì alle 15 nella chiesa parrocchiale di Telgate.

 

LA SCHEDA - Nato a Telgate, in provincia di Bergamo il 14 ottobre 1944 è stato prima di tutto
un imprenditore di successo. Comincia a lavorare, sin da giovanissimo
, come rappresentante della piccola ditta a conduzione familiare di materiali plastici, riuscendo ad aprire la prima fabbrica. Da allora ha inizio la sua espansione nel mondo dell'industria.

La sua grande passione è il ciclismo: a sedici anni frequenta la scuola 'Fausto Coppi' di Milano e riesce a collezionare alcuni successi e parecchi piazzamenti importanti, come il quarto posto al Giro delle Asturie, in Spagna. Abbandonerà il ciclismo nel 1965. Nel 1977 fa il suo ingresso nel mondo del calcio, acquistando il 19% delle quote dell'Atalanta da Nessi e, da allora, il suo nome resterà sempre legato al club orobico. Nel febbraio del 1994 compie il grande passo sostituendo Percassi alla presidenza, mantenendo le redini della società nerazzurra fino al 3 settembre 2008. Come presidente, Ruggeri ha conquistato quattro promozioni in Serie A (1994/95, 1999/2000, 2003/04 e 2005/06, con tre giornate di anticipo). Tre volte la squadra è retrocessa (1993/94, quando entrò in carica, 1997/98 e 2002/03).

Gli anni di presidenza Ruggeri sono stati anni di grandi soddisfazioni, alternati a grandi delusioni. Nelle file del club nerazzurro sono passati allenatori e giocatori tra i più importanti del panorama calcistico italiano degli ultimi anni. Nella sua prima vera stagione alla guida dell'Atalanta, con Emiliano Mondonico in panchina, Ruggeri riportò la squadra in serie A. Era l'Atalanta di giovani talentuosi come Morfeo, Inzaghi,
Vieri e della sorpresa Montero
. Calciatori che, a parte Morfeo, hanno poi vinto tutto con grandi club come Milan, Inter e Juventus. Un periodo segnato anche da una tragedia, la morte nel 1997 del giovane attaccante Federico Pisani in un incidente stradale. Dopo un paio di stagioni in B, nel 2000 il ritorno in Serie A con Giovanni Vavassori in panchina. Il campionato successivo fu ricco di soddisfazioni, con i nerazzurri che chiusero al settimo posto, a cinque punti dalla zona Uefa. Nel 2002 arrivò per Ruggeri anche la soddisfazione di vedere il suo capitano, Cristiano Doni, convocato da Trapattoni in Nazionale per i Mondiali in Giappone e Corea.

Dopo alterne vicende e un intermezzo che non lo vide presidente ma solo azionista di maggioranza, nel 2005/2006 Ruggeri riprese in mano le redini della squadra che con Stefano Colantuono in panchina dominò il campionato di Serie B con una stagione da record e una promozione con tre giornate d'anticipo. Nella stagione del centenario, l'Atalanta di Colantuono chiuse all'ottavo posto a ridosso della zona
Uefa, poi il nuovo cambio in panchina con l'arrivo di Del Neri. Nel gennaio del 2008 colpito da una emorragia cerebrale, a causa delle persistenti gravi condizioni, Ruggeri fu di fatto costretto a lasciare la guida ai figli Francesca e Alessandro che divenne il più giovane presidente della Serie A. Mesi difficili, con i rapporti con i tifosi non sempre idilliaci e che portarono la famiglia Ruggeri a cedere il controllo del club nel 2010 all'attuale presidente Antonio Percassi.