Bergamo, 12 settembre 2012 - Quando è arrivata al Pronto Soccorso di Zingonia, nella Bassa bergamasca, è stata trasferita per il ricovero all’ospedale di Palazzolo, in provincia di Brescia. Peccato che la paziente, un'anziana di 89 anni, sarebbe dovuta andare a quello di Chiari. Qui, Maria Pasqualina Lecchi, di Capriate San Gervasio, è morta per le sue critiche condizioni di salute, già precarie da tempo. E’ accaduto lo scorso 23 agosto.
Il Policlinico di Zingonia, spiegando le condizioni in cui era la donna (‘’affanno respiratorio e una pressione piuttosto bassa ‘’), sottolinea che prestate alla paziente le cure del caso e stabilizzata, alle 22 i medici del Pronto Soccorso, non essendo disponibili letti internistici, si sono preoccupati di reperire un posto presso gli altri ospedali. Il più facilmente raggiungibile risultato quello di Chiari. Ma paziente e familiari sono stati mandati a Palazzolo.


Si legge ancora: "l’Ospedale di Palazzolo è un presidio dell’Azienda Ospedaliera di Chiari (con lo stesso numero di centralino), non è chiuso, ma dotato di reparto di geriatria per acuti dove sono gia’ stati ricoverati altre volte pazienti provenienti da diversi Pronto Soccorso’’. E conclude: ‘’Uno dei medici indotto in errore dall’identico numero telefonico e dall’appartenenza alla medesima Azienda Ospedaliera, ha prescritto il ricovero all’Ospedale di Palazzolo. Da qui, chiarito l’equivoco, la signora e’ stata portata a Chiari che dista circa 10 chilometri, dove i medici hanno provveduto, come da accordi con i colleghi del Policlinico di Zingonia, a ricoverare la paziente, che poi è deceduta la mattina dopo’’.