Bergamo, 9 agosto 2012 - La carica dei 144 sindaci. In tanti hanno deciso di scrivere direttamente al premier Mario Monti per evidenziare i problemi con i quali hanno a che fare tutti i giorni e per denunciare che ora, con la spending review e con il patto di stabilità, sono costretti ad ancora maggiori sacrifici che si ripercuotono sui cittadini.


I sindaci hanno inviato una lunga lettera a Monti chiedendo interventi concreti e dicendosi disponibili a collaborare in particolare, essendo le realtà più vicine ai cittadini e dunque conoscendo meglio le loro situazioni, alla riforma di quelle che vengono definite le ‘’maggiori attuali criticita’ del sistema Italia’’, vale a dire l’evasione fiscale e l’inefficienza e i costi della pubblica amministrazione.


‘’In attesa che Ella ottenga dalle istituzioni europee la concessione del tempo necessario e indispensabile affinché la nostra Nazione possa attuare un concreto e graduale processo riformatore - scrivono i primi cittadini bergamaschi -, siamo a disposizione del Paese per collaborare concretamente alla riforma di due delle maggiori attuali criticità del sistema Italia.

Ma per costruire la necessaria condivisione e partecipazione dei cittadini a questo ulteriore e gravoso impegno, serve garantire prospettive concrete di un ritorno immediato, integrale e permanente sul territorio delle risorse economiche recuperate, da utilizzare poi in una forte azione di defiscalizzazione degli oneri a carico dei lavoratori e delle imprese dello stesso territorio, individuato in una dimensione regionale".


Aggiungono i 144 sindaci: ‘’Signor Presidente, in attesa che gli interventi proposti vengano al più presto definiti e resi operativi, chiediamo che vengano annullati quei provvedimenti già programmati nei confronti dei piccoli Comuni quali l’estensione dell’attuale patto di stabilità a tutti i Comuni, la riduzione dei consiglieri comunali, la soppressione degli organi di governo dei Comuni sotto i mille abitanti che, stante la loro peculiarita’ di irrinunciabile presidio e rappresentanza di realta’ territoriali particolarmente sensibili, devono mantenere la loro identita’ istituzionale’’.