Dalmine, 5 agosto 2012 - Rimane vittima di un incidente mentre si sta recando a lavoro in bicicletta. Ma l'Inail non lo riconosce come infortunio ‘in itinere’ e non corrisponde il risarcimento come, invece, sarebbe accaduto se avesse utilizzato un mezzo pubblico. Protagonista della vicenda, una donna di 51 anni, Cinzia Maria Zanardi, da 20 anni collaboratrice scolastica in una scuola media di Dalmine, nel Bergamasco.


Secondo quanto riportato dall'Ansa, l’incidente risale al 4 aprile scorso, davanti al cancello della scuola, ma la lettera dell’Inail è arrivata alla cinquantunenne solo qualche giorno fa. ‘’L’episodio - ha spiegato la donna - è avvenuto durante il tragitto tra la mia casa e il posto di lavoro, quindi si è trattato di un infortunio. L’Inail, però non l’ha considerato tale, trasformandolo in malattia. Di conseguenza mi sono stati decurtati dei soldi. Non si tratta di una grande cifra, però ne faccio una questione di principio’’.


‘’In questo caso - replica Maria Aurelia Lavore, direttore dell’Inail di Bergamo - il responso ha dato esito negativo perchè è stato utilizzato un veicolo privato senza che ce ne fosse la necessità trattandosi di un percorso coperto dai mezzi pubblici. Di conseguenza non sono state ravvisate le condizioni per poter riconoscere l’infortunio come in itinere, e quindi indennizzabile".