Bergamo, 4 maggio 2012 - Non avrebbe avuto più di mille euro di debito Luigi Martinelli, l'uomo che ieri pomeriggio ha assaltato la sede dell'Agenzia delle Entrate a Romano di Lombardia prendendo 15 ostaggi. Lo rivela il procuratore di Bergamo nel corso della conferenza stampa di ripilogo dei fatti accaduti ieri nella Bergamasca.

La persona - ha spiegato il magistrato - è stata arrestata e chiederemo la convalida dell'arresto. Solo dopo l'interrogatorio del gip potremo sapere meglio le cose. Dalle poche cose che la persona ha detto in modo informale sembrerebbe che si sia trattato di una protesta dimostrativa peraltro non oggettivamente giustificata".

"Non c'è mai stata una vera minaccia per gli ostaggi e l'accusa sarà di sequestro di persona". Il pm ha poi rivelato un retroscena interessante sulla trattativa: "Il presidente del Consiglio Mario Monti aveva dato disponibilità a parlare con l'uomo nel caso ci fosse stato bisogno".

Ha parlato anche Roberto Lorini - 48 anni, di Chiari -, il vice brigadiere dei Carabinieri, che ieri è stato protagonista dell'azione di mediazione vincente: "Ho avuto paura fin dal primo momento, un conto è immaginarsi una cosa del genere, un conto è trovarsela davanti. L'ho pure fatto parlare con mia moglie, perchè anche lei gli spiegasse che in fondo siamo tutti umani. In fondo si tratta di questo, abbiamo parlato di cose normali, e lui mi è sembrata una persona normalissima".

L'ARSENALE - Un fucile a pompa e due pistole cariche, un coltello di circa 10 centimetri e un centinaio di pallottole: e’ questo il piccolo ‘arsenale’ che Luigi Martinelli aveva con sè. L'uomo aveva una licenza per porto d’armi ad uso caccia scaduta e quindi poteva detenere le armi che erano state regolarmente denunciate, ma non poteva utilizzarle. Gli inquirenti hanno confermato che l’uomo ha sparato un solo colpo con il fucile che aveva nascosto sotto il giubbotto mentre tutte le altre armi erano dentro ad uno zainetto di colore ‘mimetico’.

 

I VICINI DI CASA -  ''Lo conosco da quando è  un bambino, è sempre stato un bravissimo ragazzo. Ancora adesso quando va a lavorare a Milano mi porta frutta e dolci in regalo''. A parlare è la vicina di casa ultraottantenne di Luigi Martinelli. La donna, Maria Manzoli, abita in una villetta di fronte alla casa ristrutturata di Luigi Martinelli in via Verdi. La casa, una costruzione rinnovata che conserva però ancora tracce della vecchia abitazione di famiglia, è quella dove Martinelli e' nato. L'imprenditore l'ha ereditata dai genitori e, dalla separazione dalla moglie, ci vive da solo. Nel cortile e' rimasto solo un cagnolino di guardia. ''Spesso al cane ci pensano altri vicini di casa'', ha raccontato ancora Maria Manzoli. La donna ha inoltre riferito che l'imprenditore e' sempre stata una persona molto disponibile, tranquilla e gentile. ''Non riesco proprio a capire come abbia potuto fare una cosa del genere - ha aggiunto - forse si sente anche molto solo''.

 

ENCOMIO PER IL VICEBRIGADIERE - Encomio in arrivo per Roberto Lorini, il 48enne vicebrigadiere della stazione dei carabinieri di Romano di Lombardia che ieri ha mediato con Luigi Martinelli e  lo ha convinto infine ad arrendersi. Oggi al sottufficiale è arrivata una telefonata di congratulazioni da parte del comandante generale dell’Arma dei carabinieri Leonardo Gallitelli, e lo stesso comandante provinciale Roberto Tortorella ha annunciato che ci sarà un encomio per Lorini.  “Il brigadiere e’ privo di una preparazione specifica sulle trattative con gli ostaggi - ha spiegato il colonnello Tortorella - Ha seguito il suo istinto e ha dimostrato una grande professionalita’, impedendo che la situazione potesse degenerare. In questo e’ stato aiutato dal fatto che tutti i carabinieri di stazione hanno un rapporto di grande prossimita’ con la gente e il territorio, che li rende in grado di rapportarsi nel modo migliore nelle situazione difficili. Non posso ancora dire se ci sara’ una promozione, ma sicuramente avra’ una ricompensa”.

CALDEROLI - Il senatore della Lega Nord Roberto Calderoli ha incontrato Luigi Martinelli con il deputato Giacomo Stucchi nel carcere di Bergamo. Calderoli ha riportato la versione dell'imprenditore, che parla di 44mila euro di debiti, smentita da Equitalia che invece sostiene siano appena 2mila, somma "relativa a canoni Rai e imposte richieste dal Consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca. Per tali debiti Equitalia non ha attivato alcuna azione esecutiva di recupero".

Calderoli e Stucchi danno la loro lettura: "Lo Stato sembra veramente considerare il cittadino solo alla stregua di un suddito da spremere. Durante il colloquio è emerso che il Martinelli aveva un debito non per 1000
euro, dunque una cifra esigua, come scritto dai media, ma di 44mila euro
, dunque una cifra ben più consistente". I leghisti hanno anche messo a disposizione dell'imprenditore "un avvocato di fiducia, individuato nella persona di Matteo Brigandì".