Milano, 23 gennaio 2012 - Grossi problemi questa mattina sul tratto bergamasco dell'autostrada A4 per la protesta dei camionisti. Dalle 6,30 di questa mattina e fino alle 15 decine di autotrasportatori hanno bloccato il casello di Bergamo dell'autostrada A4, non paralizzando del tutto il traffico ma facendo passare solo pochi mezzi per volta. Con il risultato di creare lunghissime code non solo in corrispondenza del casello del capoluogo (dove si sono superati i 4 chilomettri) ma anche in quelli di Seriate e Dalmine, dove gli automobilisti sono stati costretti ad uscire per evitare il blocco.

Il traffico si è poi riversato sulla viabilità ordinaria, soprattutto la Tangenziale Sud e l'Asse interurbano di Bergamo, dove la situazione è difficile. Dei presidi erano stati organizzati anche in corrispondenza dei caselli di Seriate e Grumello, ma si sono sciolti prima delle 9.

 

ALLARME COLDIRETTI - Nel frattempo si registrano i primi danni alle imprese agricole a causa della protesta degli autotrasportatori che sta coinvolgendo da questa mattina il tratto fra Bergamo e Milano della A4. "Stiamo monitorando la situazione - spiega la Coldiretti Lombardia - un’azienda che produce insalata di quarta gamma (quella in busta pronta da mangiare, ndr.) ci ha già segnalato solo per oggi un danno di 120 mila euro perché ha i camion bloccati che non riescono a entrare in autostrada per andare a consegnare la merce. Fra Bergamo e Brescia - spiega Coldiretti - c'è uno dei piu’ importanti distretti orticoli e agricoli della regione e un blocco prolungato potrebbe creare danni economici seri all’interno comparto oltre che disagi ai cittadini". Secondo Coldiretti, "con l’86 per cento dei trasporti commerciali che in Italia avviene su strada, lo sciopero dei Tir mette a rischio la spesa degli italiani soprattutto per i prodotti più deperibili come il latte, la frutta e la verdura che non riescono a raggiungere gli scaffali dei mercati’’. 

Spiega Simone Solfanelli, direttore della Coldiretti di Cremona: "Esiste un rischio per il latte nelle stalle e sarebbe un segnale molto preoccupante per un territorio come il nostro dove si mungono oltre un milione di tonnellate all’anno di latte, si allevano 150 mila mucche e ci sono 800 aziende impegnate nel settore. Stiamo mandando una lettere alla Prefettura, alla Provincia e allo stesso caseificio per sottolineare la situazione e segnalare la necessità di rispettare a ogni costo gli accordi per il ritiro del prodotto, come tra l’altro previsto dallo stesso contratto in essere con l’azienda casearia”. 
 

Mentre nel Mantovano, fra Goito e Guidizzolo – spiega ancora la Coldiretti Lombardia - diversi orticoltori hanno ricevuto segnalazioni dalle ditte di logistica che se la situazione non si sblocca, domani ci potrebbero essere problemi per il trasporto della merce all’ortomercato di Verona. Con l’86 per cento dei trasporti commerciali che in Italia avviene su strada, lo sciopero dei Tir mette a rischio la spesa degli italiani soprattutto per i prodotti più deperibili come il latte, la frutta e la verdura che non riescono a raggiungere gli scaffali dei mercati.