Bergamo, 28 ottobre 2011 - Ci sarebbe un filmato compromettente, in possesso delle forze dell’ordine, che incastrerebbe un sacerdote ritratto in atteggiamenti spinti con alcuni ragazzi di età compresa fra i 16 e i 18 anni. Gli incontri a “luci rosse” finiti sotto accusa, e documentati in un servizio televisivo della trasmissione ‘‘Le Iene’’, sarebbero avvenuti in sacrestia e in casa del sacerdote dietro il pagamento di 15-20 euro. Il prete, un 55enne, da circa venti in servizio in una parrocchia della Bassa Bergamasca, avrebbe avvicinato le sue vittime con la scusa di farsi aiutare in alcuni lavoretti.

 

Un pretesto, perchè in realtà lo scopo era ben altro. Smascherato, il religioso è stato immediatamente allontanato dalla parrocchia e ora si trova in un convento della provincia. Della vicenda se ne occupano i carabinieri della Compagnia di Bergamo che hanno avviato tutta una serie di indagini, grazie anche alle testimonianze dei ragazzi che hanno trovato il coraggio di denunciare ciò che gli era accaduto.

 

In particolare uno di loro, un maggiorenne, ha raccontato dell’approccio avuto con il prete. Il religioso lo avrebbe attirato in canonica con una scusa banale: un aiuto per sistemare alcune cose. Ma una volta soli, il sacerdote avrebbe iniziato un vero e proprio approccio nei confronti del ragazzo chiedendogli di abbassarsi i pantaloni. Ogni passaggio sarebbe stato ripreso dal maggiorenne con il suo telefonino.

 

Le altre vittime del sacerdote sarebbero due ragazzi di 16 e 17 anni, attirati in sacrestia sempre con la medesima scusa. E anche in questo caso gli approcci sarebbero stati filmati con un telefonino. Ora i video sono allegati al fascicolo aperto dagli investigatori nei confronti del sacerdote. Quest’ultimo si è sempre difeso dichiarando la propria innocenza e l’estraneità ai fatti contestati.