Bergamo, 13 settembre 2011 — Primo giorno di lezioni particolare, ieri, al liceo classico di Bergamo “Paolo Sarpi”, dove a seguire gli studenti c’era una troupe cinematografica. Scopo dell’iniziativa: realizzare un docu-film che racconti la scuola italiana vista dai ragazzi. In programma un anno di riprese, per seguire da vicino i protagonisti della maturità 2012: ansie, preoccupazioni, ma anche vita quotidiana, rapporto con compagni e professori partendo da oggetti come il diario o il banco che sono l’emblema della scuola da sempre.
Questo l’obiettivo del regista bergamasco Beppe Manzi, che con la sua troupe ha iniziato ieri le riprese de “Gli anni e i Giorni”.

 

A far da sfondo a gran parte delle scene che comporranno questo prodotto la maestosa e suggestiva cornice del glorioso liceo “Sarpi” dove tra l’altro lo stesso Manzi ha ottenuto il diploma nel 1999. Il regista sarà anche produttore, dal momento che la sua Oki-Doki film (di cui è titolare anche Erika Ponti) ha stretto una partnership con Nicola Salvi e Elisa Sola di Officina della Comunicazione per la produzione del lungometraggio.

 

Manzi è al suo esordio come regista di un docu-film: «Ci tengo a precisare subito - commenta a metà mattinata - che questo non è un film sul liceo Sarpi ma sulla scuola italiana e che il punto di vista sarà solo ed esclusivamente quello dei ragazzi che la vivono in prima persona. L’obiettivo è quello di far emergere i loro pareri e far vedere come la struttura della scuola sia la stessa da tanti anni, forse troppi. Anche in questa chiave - aggiunge - vorremmo che chi guarda il film si interrogasse su quest’aspetto e si chiedesse se p giusto o meno che sia così». Le riprese sono concordate con la preside Orietta Beretta e per chi non intente comparire la privacy è assicurata.

 

Il film ha un canovaccio che sarà seguito durante tutte le riprese e il regista ha scelto di dividere il documentario in “quadri”: «Sceglieremo degli elementi emblematici della scuola e li useremo per approfondire varie tematiche. Partiremo dunque da un particolare per mettere in luce tutto ciò che questo scaturisce in un contesto scolastico. Quanto alla trama, abbiamo tracciato un trattamento ma fino all’ultimo giorno non sapremo a cosa o a chi daremo più importanza, perché, riprendendo la vita reale, tutto può succedere».

 

“Gli anni e i Giorni” non si concentrerà solo sulla scuola del 2011/2012 ma volgerà lo sguardo all’indietro in una modo molto particolare e naturalmente “diretto”: «Seguiremo le vicende di un paio di ex-studenti i quali parleranno della loro scuola, di come l’hanno vissuta ma soprattutto di come la valutano a dieci anni di distanza, a mente fredda e viste le dinamiche che intercorrono negli anni successivi alla maturità».