Bergamo, 19 agosto 2010 - La figlia del suo ex capo è davvero diventata un'ossessione visto che, per la terza volta in appena quattro giorni, è tprnato in carcere con l'accusa di stalking. Neppure il processo e le successive 48 ore trascorse in cella, sono bastati a farlo desistere dal suo obiettivo.

Così, I.S.K., ivoriano 25enne di Verdello, nel pomeriggio di mercoledì 18 agosto, appena lasciato il carcere di via Gleno, è tornato nuovamente a colpire, ignorando le raccomandazioni e le imposizioni della legge, ubbidendo solo alle cieche leggi del cuore, tornando a ripresentarsi sotto la casa dell'amata.

La storia del 25enne è cominciata quasi per caso nel dicembre 2009, durante la cena aziendale che gli aveva fatto incontrare la figlia 22enne del suo, allora, datore di lavoro di Fara Olivana. L'ivoriano non conosce nè il nome nè l'età della ragazza che gli ha fatto perdere la testa, nè ha mai avuto occasione di parlarle. Ha cercato invece di incontrare il padre per chiedere la sua mano, secondo la tradizione del suo Paese d'origine.

E dopo il primo episodio, domenica sono scattate di nuovo le manette perchè l'uomo non ha rispettato un ordine di allontanamento. "Ero andato dal padre per scusarmi" - si è giustificato - . Così si sono aperte di nuovo le porte del carcere con un divieto di dimora in provincia di Bergamo. Il giudice lo interrogherà di nuovo venerdì.