Bergamo, 27 aprile 2010 - Il Comune di Bergamo è pronto ad accogliere a braccia aperte gli alpini che arriveranno in città per l’Adunata Nazionale, in programma dal 7 al 9 maggio ma ha deciso di definire criteri ben chiari in merito all’utilizzo degli spazi verdi cittadini. Obiettivo: evitare l’occupazione abusiva dei parchi, sottraendoli così al possibile utilizzo di chi, arrivando all’ultimo momento, potrebbe sfuggire alle maglie dell’attenta organizzazione della Sezione Ana di Bergamo.

 

Il sindaco, Franco Tentorio, ha per questo firmato ieri un’ordinanza «immediatamente esecutiva» nella quale Palazzo Frizzoni detta i criteri con cui, nei giorni della manifestazione, verranno regolamentati gli accessi alle diverse aree. «Al fine di consentire l’accampamento degli alpini ospiti in città – si legge nel documento – sono stati individuati il parco dell’ospedale nuovo in località della Trucca; i giardini di via Gasparini e di via Isabello e le aree verdi comunali di via Cavalli/Cave; il parco Suardi, dove si svolgerà l’evento denominato “Cittadella degli alpini” organizzato dall’Ana nazionale». Tutte le altre aree dotate di recinzione e con servizio di apertura e chiusura al pubblico resteranno invece inaccessibili, con eccezione dei parchi Caprotti di via Verdi, Marenzi di via Frizzoni, quelli di via Locatelli, via Broseta e via Diaz, il “Beata Cittadini” nel quartiere di Loreto, il parco della Rocca in Città Alta, quello del castello di San Vigilio, il “Turani” di Redona e il parco di via Quasimodo.

 

Quest'ultimo, tra l’altro, il 6 maggio (quando sarà inaugurato pure l’intervento di riqualificazione del piazzale degli Alpini, in centro città, con il relativo monumento) verrà intitolato, con una solenne cerimonia, alle “Brigate Alpine”. In tutti questi spazi verdi, che saranno naturalmente accessibili alle penne nere ma solo in qualità di visitatori, l’ordinanza stabilisce che «sarà prevista l’apertura al pubblico di un unico ingresso con stazionamento di personale comunale al fine di garantire la continuità del servizio». A vigilare sul rispetto dell’ordinanza saranno gli agenti della polizia locale che, in caso di violazioni, dovranno pure applicare le relative sanzioni.