Curno, 16enne travolto e ucciso da auto: il cuore spezzato, addio a Giorgio

Il suo istituto, il Natta, gli dedicherà presto un laboratorio di chimica

Il funerale di Giorgio Oddi

Il funerale di Giorgio Oddi

Bergamo,. 18 aprile 2019 - Sul feretro una corona di girasoli. A pochi metri, la mamma Giulia, il papà Carlo e il fratello Alberto, a testa bassa, distrutti da dolore per la perdita. Aveva solo sedici anni Giorgio Oddi, ma per gli amici, compagni di scuola, insegnanti dell’istituto per chimici “Natta”, dove frequentava la terza, era un ragazzino maturo. Studente modello, rappresentante di classe che sognava di diventare un chimico. Il “Natta” gli dedicherà il laboratorio di organica. Sogni spazzati via sabato sera, mentre era in sella alla sua mountain bike. Pedalava lungo la Briantea, tra Curno e Mozzo, poi l’incidente. Resta il ricordo. Era gremita ieri mattina la chiesa dell’Immacolata a, Longuelo per l’ultimo saluto a Giorgio.

Sull’altare il parroco, don Massimo Maffioletti, che conosceva bene il ragazzo perché aveva servito messa come chierichetto per tanti anni: «Il cuore nostro oggi è più gonfio di lacrime che di domande. Quello che stiamo vivendo è troppo forte. Dobbiamo stare vicini a mamma Giulia, Carlo e Alberto fratello. Ora ci vuole preghiera, tanta preghiera, e rispetto». «Avremmo voluto averlo qui con noi ha aggiunto - ma non così, ma per ascoltare le sue passioni (come quella per il volo), i suoi hobby, con il suo senso di responsabilità e la sua simpatia. E’ un funerale che non avrei mai voluto celebrare perché in questi casi non ci sono parole ma solo lacrime. La morte di Giorgio ci ha impietriti. Non c’è nulla di più ingiusto di una morte giovane».

Al termine dell’omelia, la mamma ha letto uno struggente messaggio: «Giorgio dove sei bambino mio? Ho il cuore stritolato da questo dolore. A chi lo dico il tuo nome, tu non puoi più sentirmi perché sei morto. Stacci vicino. Sappiamo che non te ne sei andato e sei solo nella stanza accanto». Poi ha preso la parola una compagna di classe: «Grazie Giorgio per quanto ci hai fatto sorridere. Non ci siamo resi conto di quanto fossi importante. Non sappiamo se sempre abbiamo ricambiato il tuo affetto, ma ci hai dato tanto. Avevi tanti sogni, spezzati ingiustamente. Ricordo il tuo sorriso e le tue camicie eleganti per dimostrare che eri il nostro rappresentante. Sei unico Giorgio. Non ci sei più ma ti ringraziamo per averci riempito di felicità. I tuoi compagni».

Quello di Giorgio con la scuola che frequentava era un legame forte. Come hanno sottolineato a più riprese le insegnanti alla dirigente Maria Amodeo. E nel tardo pomeriggio, gli amici di Giorgio hanno organizzato una biciclettata per raggiungere il punto dell’incidente dove hanno deposto due bici bianche in segno di ricordo.

Nel frattempo proseguono le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Giorgio è morto nella notte tra sabato e domenica, poche ore dopo la drammatica carambola tra Curno e Mozzo, dove la stessa auto che l’ha investito, una Golf guidata da una 46enne, aveva travolto e ucciso anche Maurizio Besana, 59 anni, di Bonate Sotto: anche lui era in bicicletta.