Duvan Zapata
Bergamo, 2 aprile 2019 - Ventotto candeline spente ieri sulla torta, per celebrare il compleanno e i “primi” ventiquattro gol stagionali. La Dea deve tenersi stretto Duván Zapata che vive un momento straordinario. Nessuno in Italia sta segnando come lui. con la Dea ha un contratto in scadenza nel 2022 e un valore che aumenta di gara in gara. I top club (lui sogna una big italiana) stanno con gli occhi puntati. L’esplosione del colombiano non è passata inosservata all’Inter con il club nerazzurro che ha già sondato il terreno per l’atalantino.
Anche domenica uno scout nerazzurro l’ha visionato al Tardini durante la gara Parma-Atalanta. In meno di quattro mesi El Tornero ha segnato 21 gol. Dalla sera del 3 dicembre, in cui si è sbloccato contro il Napoli Zapata non ha più smesso di segnare: 18 gol in 15 giornate di campionato, tre gol in altrettante gare di Coppa Italia, 21 timbri in 18 presenze. Numeri da bomber internazionale. Non a caso la Colombia è tornata a convocarlo e a schierarlo la settimana scorsa nelle amichevoli in Giappone e Corea del Sud. Ma il bello per la Pantera di Cali potrebbe ancora arrivare. Zapata a questo punto può realmente puntare, a dieci giornate dalla fine, al trono dei capocannonieri in serie A, anche se dovrebbe battere la concorrenza di Quagliarella, Piatek e Cristiano Ronaldo, può puntare ai 30 gol stagionali e a frantumare il record dell’ultimo capocannoniere in maglia Atalanta.
Il record di Filippo Inzaghi, che nella stagione 1996-97 a Bergamo segnò 24 reti in 33 presenze nella Dea allenata da Mondonico. Un record che sembrava inavvicinabile, che neppure German Denis o lo stesso Papu Gomez avevano insidiato, e che adesso è sempre più vicino per il numero 91 nerazzurro. Che adesso aspetta la gara casalinga di giovedì contro il Bologna, la squadra contro cui all’andata si è sbloccato segnando la sua prima rete in campionato