Riparte da Verona la corsa Europa dell’Atalanta: Gasperini ha bisogno dei gol delle punte

Nel ritorno Cornelius e Petagna hanno segnato una rete a testa. E anche il Papu...

Andrea Petagna

Andrea Petagna

Bergamo, 17 marzo 2018 - Undici gare per rincorrere un posto in Europa. «E all’Atalanta servono 6-7 vittorie». Gian Piero Gasperini non è tipo da calcoli ma in vista della volata finale, dopo la sconfitta nel recupero di Torino contro la Juventus, ha tracciato una sorta di road map per la sua Dea, in corsa per riagganciare il settimo posto. L’imperativo è vincere i confronti diretti in casa e fare punti in trasferta dove i nerazzurri incroceranno, oltre alla Lazio, tutte squadre in lotta per evitare la retrocessione: Verona, Spal, Benevento e Cagliari. «Siamo attardati ma vogliamo rientrare. Ora ci attende il Verona che ha il morale alto dopo aver vinto il derby, ma da adesso sappiamo che tutte le partite saranno difficili. E ci servono vittorie». Sei almeno. Meglio sette.Intanto l’obiettivo è conquistare i tre punti domani al Bentegodi dove, dopo il turn over attuato contro la Juventus, Gasperini schiererà la formazione titolare.

Caldara ha recuperato dal mal di schiena e dovrebbe giocare dal primo minuto, con Masiello, che ha riposato mercoledì, e il solito gladiatore Toloi. A centrocampo, insieme ad un De Roon in un momento di forma strepitosa, tornerà il metronomo Freuler, anche lui risparmiato allo Stadium, mentre sulle fasce ci saranno a sinistra Spinazzola, utilizzato solo per mezz’ora contro la Juventus, e quasi sicuramente il belga Castagne a destra al posto dell’olandese Hateboer.

Qualche rebus da sciogliere davanti. Contro la non granitica difesa del Verona Gasperini dovrebbe azzardare sacrificando Cristante, per puntare su Ilicic trequartista, ma di fatto terza punta, con Papu Gomez e uno tra Petagna e Cornelius, con il triestino favorito sul danese che ieri ha festeggiato 25 anni. I due centravanti restano il tasto dolente. Insieme hanno realizzato appena sei reti in campionato, tre gol a testa. Nel girone di ritorno hanno segnato una sola rete ciascuno, Cornelius a Roma e Petagna contro la Fiorentina. Aggiungendoci un Gomez da sole quattro reti, di cui una sola da settembre, il quadro parla di tre attaccanti da dieci reti totali, di cui solo due segnate nel 2018. Pochissimo. Un problema pensando alla prolificità nella Sampdoria, diretta rivale per la corsa europea, del tandem Quagliarella-Zapata. Infine una curiosità: nei primi mesi della prossima stagione, per i lavori allo stadio orobico, la Dea potrebbe giocare le partite casalinghe allo Zini di Cremona. Fabrizio Carcano