L’Atalanta non si ferma più. Vince a Udine con i gol degli ex Zapata e Muriel

La Dea, approfittando del passo falso della Roma a San Siro contro il Milan, vola a più nove dai giallorossi

Zapata esulta per il gol

Zapata esulta per il gol

Udine, 28 giugno 2020 - L’Atalanta che ormai riesce solo a vincere (sei di fila in campionato, otto aggiungendo la Champions) mette in cassaforte la qualificazione alla prossima Champions League. Vincendo a Udine per 3-2, sfruttando al meglio il talento dei suoi attaccanti e la qualità della panchina, la Dea, approfittando del passo falso della Roma a San Siro contro il Milan, vola a più nove dai giallorossi con il vantaggio ulteriore del confronto diretto favorevole in caso di arrivo in parità. Di fatto dieci punti di vantaggio, a dieci giornate dalla fine. Fine dei giochi virtualmente nella corsa per il quarto posto.

Missione compiuta per un’Atalanta che sperava proprio in questo alla ripresa del campionato. Partire subito forte togliendo alla Roma la speranza di poter rimontare. Detto fatto, tre vittorie consecutive contro Sassuolo, Lazio e a Udine. Dove la Dea ha giocato una gara strana, meno arrembante ed entusiasmante, più cinica e calcolata, anche se nel finale è emersa la solita mentalità cannibale nerazzurra.

Bergamaschi avanti subito dopo 8 minuti grazie al primo dei tre gol degli ex colombiani: Papu Gomez inventa un passaggio smarcante con un pallonetto di classe tutta sudamericana per Duván Zapata che incanta con uno stop al volo, eludendo la marcatura di Trost Ekong, per trafiggere Musso. Avanti di una rete la Dea recita un monologo offensivo, obbliga il portiere friulano a sporcare i guanti con interventi complicati, soprattutto sulle bordate siderali di Malinovskyi, ma sul più bello, quando il raddoppio sembra questione di poco, arriva la doccia fredda del pareggio dei bianconeri. Contropiede fulmineo di Lasagna che brucia Djimsiti lento a reagire: tiro secco e Gollini non può nulla. Sul pareggio l’Udinese prende fiducia, avanzando il baricentro, anche se Malinovskyi è sempre pericoloso con i tiri da fuori,

Nella ripresa Gian Piero Gasperini sfrutta la profondità e la qualità della sua panchina, aggiustando dietro inserendo Palomino e in mezzo con De Roon, ma la vera mossa vincente si rivela l’ingresso dell’altro ex Luis Muriel, che cala sul prato verde della Dacia Arena due jolly dei suoi. Una punizione magistrale da sinistra al 70’ e dieci minuti dopo una sciabolata da fuori su tocco di Gomez. 15 reti per Muriel, come Ilicic entrato nel finale, 14 per Zapata: ex micidiali e decisivi. Finale sofferto: ancora il solito Lasagna e l’Udinese a tre minuti dalla fine dimezza lo svantaggio costringendo la Dea negli ultimi minuti a difendersi con un po’ di sano efficace catenaccio. Terza vittoria in otto giorni, 57 punti in classifica, 80 gol segnati. L’Atalanta volta sempre più in alto. Udinese 2 Atalanta 3 Primo tempo: 1-1 Udinese: Musso; Samir, Nuytinck, Trost-Ekong (65’ Becao); Larsen (82’ Hiddle ter Avest), Fofana, Jajalo (82’ Nesterovski), Walace, Sema (65’ Zeegelaar); Teodorczyz (71’ Okaka), Lasagna. All. Gotti Atalanta: Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti (46’ Palomino); Hateboer, Pasalic, Freuler, Castagne; Malinovskyi (52’ Muriel), Gomez (80’ Ilicic); Zapata. All. Gasperini Arbitro: Di Bello Marcatori: 9’ Zapata (A), 31’ Lasagna (U), 70’ Muriel (A), 80’ Muriel (A), 87’ Lasagna (U)