L’Atalanta sciupa con Pasalic e sbatte sul muro dello Spezia: 0-0

La Dea che sale a quota 14 (solo cinque punti nelle ultime cinque giornate) restando nella scia Champions, ma spreca un’opportunità per rilanciarsi più in alto

Spezia-Atalanta

Spezia-Atalanta

Cesena, 21 novembre 2020 - L’Atalanta sbatte sul muro dello Spezia, tornando con uno 0-0 dal Manuzzi di Cesena, casa provvisoria della neo promossa ligure. Un pareggio che lascia l’amaro in bocca ai nerazzurri. Per la classifica, con la Dea che sale a quota 14 (solo cinque punti nelle ultime cinque giornate) restando nella scia Champions, ma spreca un’opportunità per rilanciarsi più in alto. Pareggio che arriva in una giornata annunciata non facile con dalla vigilia.

Senza quattro nazionali (Muriel, Mojica, Djimisiti e Hateboer) non convocati perché troppo provati dalle due settimane nelle nazionali, senza Malinovskyi positivo al Covid, senza l’infortunato Caldara, con un solo vero allenamento nelle gambe negli ultimi dieci giorni, la squadra di Gian Piero Gasperini sapeva di dover soffrire. E l’altra dea, quella bendata, non si è voltata molto dalla parte dei bergamaschi: un palo nel primo tempo di Zapata, un gol annullato a Gosens per un millimetrico fuorigioco di Zapata rilevato dopo l‘esame del Var, una doppia parata miracolosa del portiere spezzino Provedel nel finale, un doppio errore clamoroso di uno smarcato Pasalic sempre nel finale.

Episodi che non hanno girato dalla parte giusta per i nerazzurri, con l’aggiunta dell’infortunio dopo una ventina di minuti dell’esterno destro Depaoli, a costringere Gasperini a lanciare nella mischia il debuttante toscano Daniel Piccini, fermo per un grave infortunio da un anno. Tanti fattori tutti insieme, che hanno rallentato la corsa atalantina, complice anche uno Spezia ben organizzato tatticamente, pericoloso dopo pochi minuti con un palo di Nzola, e sempre attento a chiudere gli spazi ai nerazzurri. Pareggio giusto sull’arco dei novanta minuti, l’Atalanta può recriminare per gli errori di mira di Pasalic in una giornata che poteva girare nel finale se il croato avesse avuto una mira migliore.