Kjaer è un muro, così l'Atalanta non prende gol

Terzo posto in classifica e il centrale danese sembra l’uomo giusto per la difesa

Niccolò Zaniolo e Simon  Kjaer

Niccolò Zaniolo e Simon Kjaer

Bergamo, 27 settembre 2019 - «Non abbiamo preso neanche un gol per la prima volta». Basta questa frase pronunciata da Gian Piero Gasperini nel cuore della tarda serata di mercoledì, mentre lasciava lo stadio Olimpico, dopo la roboante vittoria per 2-0 sulla Roma, per fotografare la chiave del successo atalantino. Dopo cinque gare tra campionato e Champions, con dodici reti incassate, per la prima volta la Dea ha mantenuto la porta inviolata. E non prendere gol, per una squadra che in serie A segna sempre due gol a partita, equivale a vincere. Lo dicono i numeri. La Dea in queste prime cinque di campionato ha sempre segnato due gol a match, contro Torino, Genoa, Fiorentina e Roma. E addirittura tre in casa della Spal. Del resto Gasperini lo ha sempre detto, una squadra sbilanciata in attacco come la sua inevitabilmente prende gol. «Ma l’importante è farne uno più dell’avversario», scherzava, ma non troppo, il tecnico atalantino commentando le vittorie esterne contro Spal e Genoa. Successi tutti maturati nella ripresa, come la “remuntada’’ contro la Fiorentina e la galoppata contro la Roma.

L'Atalanta finora ha segnato nove reti su undici nella ripresa e da tre domeniche va a segno al novantesimo. Cifre che raccontano di una squadra che ha più birra da spendere nel finale rispetto agli avversari e può contare sul micidiale talento offensivo dei suoi bomber colombiani. Luis Muriel ha realizzato tre gol giocando finora circa 150 minuti complessivamente. Duvan Zapata è alla quarta rete in cinque partite. E mercoledì sera all’Olimpico la Dea ha scoperto la concretezza del rude centrale danese Simon Kjaer, uno che non va per le spicce e sa ramazzare l’area con metodi all’antica. «È andato molto bene, in queste prime due settimane di allenamento con noi aveva fatto vedere spunti interessanti», ha sottolineato Gasperini elogiando l’ultimo acquisto. Che sembra destinato a prendersi una maglia da titolare. E a Roma si sono ritrovati anche Palomino e Toloi, negativi nelle uscite contro Fiorentina e Dinamo Zagabria