Serie A, l’Atalanta riparte con un sonoro 4-1 al Sassuolo

Gewiss Stadium blindato, i tifosi fanno festa fuori dall'impianto con cori e applausi

Djimsiti festeggia il gol che apre le marcature

Djimsiti festeggia il gol che apre le marcature

Bergamo, 21 giugno 2020 - L’Atalanta ricomincia da dove aveva interrotto. Da un gioco spumeggiante, da una forma fisica e mentale incredibile, da un attacco diventato una mostruosa macchina da 74 gol in 26 giornate.

L’Atalanta riparte travolgendo il Sassuolo per 4-1 nel deserto del Gewiss Stadium in una domenica speciale, attesa da quattro mesi da tutti i bergamaschi. La domenica della ripartenza, della rinascita scandita dalla voce, diffusa dagli altoparlanti dello stadio, di Robi Facchinetti e dalla sua canzone ‘Rinascerò, rinascerai’, scritta dopo la terribile notte della lugubre colonna di mezzi militari che trasportava le troppe salme che il cimitero cittadino non poteva smaltire. Quella notte del 18 marzo la normalità e il calcio sembravano lontanissimi, molto più dei tre mesi trascorsi prima di ripartire.

È ripartita Bergamo, è ripartita la sua Atalanta e sono ripartiti anche i tifosi. Non erano sugli spalti ma c’erano, fuori, e si sono fatti sentire con cori e applausi, condividendo la festa atalantina. Coronata anche da un rotondo successo sul prato verde del Gewiss Stadium dove il Sassuolo non ha opposto resistenza accettando il suo solito ruolo di vittima sacrificale (otto sconfitte e un solo pareggio per gli emiliani dal 2016 contro la Dea) crollando nel giro di mezz’ora. Emiliani travolti dalla furia iniziale atalantina (nonostante l’assenza di Ilicic, tenuto a riposo per un dolore alla caviglia), concretizzata con tre gol in 35 minuti, una rete annullata a Gomez dopo un lungo consulto del Var e un’altra annullata a Pasalic. Tutto in poco più di mezz’ora di monologo nerazzurro, con la Dea trascinata dall’incontenibile esterno tedesco Robin Gosens, bravo a scodellare nel cuore dell’area, complice le gravi dormite della difesa emiliana, prima per una zampata del centrale albanese Berat Djimsiti, al 16’, poi per una zampata di Duván Zapata al 30’, e quindi per una maldestra autorete di Bourabia al 36’.

Gara chiusa anticipatamente, il resto è stata un’amichevole, completata dalla quarta rete nerazzurra firmata ancora da Zapata (13 reti in 16 partite) al 65’ su cross di Gomez, e dal gol della bandiera emiliano siglato al 91’ su punizione da Bourabia. Una sgambata quella della ripresa (nel finale espulso Gasperini per proteste) buona per migliorare la condizione in vista del prossimo big match casalingo di mercoledì contro la Lazio. Atalanta che sale a 54 punti (con 74 gol realizzati) e distanzia nella corsa Champions la Roma tornata a meno sei, con il confronto diretto favorevole per i nerazzurri.

ATALANTA-SASSUOLO 4-1 (3-0) Atalanta (3-4-1-2). Gollini 7,5; Djimsiti 7,5 (86’ Toloi s.v.), Caldara 7, Palomino 7; Hateboer 7, De Roon 7,5, Freuler 7 (69’ Malinovskyi 6), Gosens 8 (69’ Castagne 6,5); Pasalic 7; Gomez 7,5 (88’ Colley s.v.), Zapata 8 (69’ Muriel 6). All. Gasperini 8 Sassuolo (4-3-3). Consigli 4,5; Toljan 4,5 (46’ Muldur 5), Marlon 4,5 (69’ Magnani 5,5), Peluso 5, Kyriakopoulos 4,5; Locatelli 5 (76’ Obiang s.v.), Bourabia 4,5, Boga 4 (60’ Haraslin 5); Defrel 5,5, Berardi 4,5 (60’ Djiuricic 5,5), Caputo 5,5. All. De Zerbi 4 Arbitro: Chiffi 6 Marcatori: 16’ Djimsiti (A), 30’ Zapata (A), 36’ aut. Bourabia (A), 65’ Zapata (A), 91’ Bourabia (S)