L'Atalanta riabbraccia il suo portiere: Musso è tornato paratutto

Mister Gasperini: “Non ho mai avuto dubbi sul suo valore”

Juan Musso in azione contro il Monza

Juan Musso in azione contro il Monza

Riecco "il Muro". Un anno fa dopo la prima manciata di partite stagionali, i tifosi dell’Atalanta impazzivano per il nuovo portiere argentino Juan Agustin Musso, appena prelevato dall’Udinese per la cifra record di 20 milioni. Parate miracolose nelle trasferte di Villarreal e Torino gli avevano regalato il facile soprannome di the Wall, giocando anche sulla facile associazione tra bergamaschi e muratori. Poi da ottobre, dalla disastrosa gara con il Milan, una serie di papere ed errori a segnare una stagione negativa per l’estremo difensore argentino.

Letteralmente risorto in questo avvio di stagione: appena due gol incassati in cinque giornate e lunedì a Monza due parate straordinarie in avvio su Caprari e Sensi a salvare la porta nerazzurra. Musso ritrovato, tanto che Gasperini alla quinta di campionato non lo ha ancora tolto per un minuto, non alimentando alcun turn over con il vice Sportiello. Va detto che Gasp ha sempre avuto totale fiducia in Musso, giocatore che un anno e mezzo fa aveva richiesto alla dirigenza. E anche in estate, nonostante gli errori della scorsa stagione, il suo ruolo di titolare non era mai stato in discussione, tanto che l’Atalanta non ha trattenuto neppure il gioiellino Carnesecchi prestato nuovamente alla Cremonese.

“Mai avuto dubbi sul valore di Musso. Lo scorso anno? Uno può criticare la prestazione, sono arrivati dei gol evitabili, qualcuno di troppo in mezzo alle gambe. Ma se qualcuno pensava che fosse scarso ci azzecca poco col calcio: Musso ha grande forza esplosiva, l'unico difetto è il gioco coi piedi. È un po’ un portiere vecchia maniera, bravo con le mani meno con i piedi. Ci stiamo lavorando, perché oggi il portiere è l’undicesimo giocatore e deve saper fare iniziare l'azione", ha spiegato Gasperini nel dopo gara di Monza elogiando il suo numero uno.

Che a dicembre al Mondiale in Qatar sogna di poter essere protagonista con la sua nazionale, l’Argentina, dove è il secondo nelle gerarchie (ha vinto anche la Coppa a America del 2021) e intanto oggi ha festeggiato la nascita del suo primogenito Alessandro, nato a Bergamo e forse anche per questo chiamato con il nome del santo patrono cittadino. Un segno del destino, intanto Musso ha pure comprato casa a Bergamo, nel quartiere Finardi, a due passi dallo stadio: perché il suo presente e il suo futuro sono nella città dei Mille.