Atalanta, Gasperini chiede aiuto al baby Musa Barrow

Si va verso il “tutto esaurito“ per la partita contro l'Inter

Musa Barrow (NewPress)

Musa Barrow (NewPress)

Bergamo, 12 aprile 2018 - Il popolo atalantino sta rispondendo presente. Come sempre. 2500 biglietti venduti nei primi giorni della settimana, stadio che viaggia verso il “sold out“, verso i 21mila presenti, pronti a spingere l’Atalanta sabato sera contro l’Inter in una partita chiave per le speranze dei nerazzurri bergamaschi di tornare in Europa League. Partita dove la Dea ha a disposizione solo un risultato: la vittoria. In caso di pareggio, e di successo della Fiorentina in casa contro la Spal, i viola andrebbero a quattro punti di vantaggio sui bergamaschi. Tanti a sei giornate dalla fine per una Dea che dovrà poi affrontare gare difficili come la trasferta sul campo della Lazio o gli scontri diretti in casa contro Torino e Milan.

Vincere per continuare a ricorrere il sogno europeo. Ma senza la stella di Josip Ilicic sarà dura: il fantasista ieri ha lavorato a parte, come gli altri assenti Rizzo e Spinazzola, oltre a Palomino, pure lui acciaccato. Difficile che lo sloveno, fermo ormai da due settimane per un dolore al ginocchio dopo un scontro nel test amichevole tra Slovenia e Bielorussia, possa essere della partita sabato sera. Al massimo potrà andare in panchina. Per questo Gasperini, che ieri ha fatto allenare la squadra a porte chiuse, sta studiando nuove soluzioni per dare maggiore imprevedibilità al reparto offensivo, evitando che Gomez finisca raddoppiato o triplicato. Data l’assenza di Petagna, squalificato, le varianti sono Cornelius centravanti classico con Gomez al fianco e Cristante trequartista, oppure rinunciare al numero 9 per lanciare titolare per la prima volta in carriera il 19enne Musa Barrow, 26 reti con la Primavera, che nelle ultime due gare giocate contro Sampdoria e Spal, mettendo insieme una cinquantina di minuti, ha mostrato personalità e fantasia.

«Sta crescendo di partita in partita, ci sta dando un buon contributo», ha ammesso Gasperini dopo la gara di Ferrara, promuovendo a pieni voti il ragazzo arrivato nel 2016 a Bergamo dal Gambia, un ’98 agile e veloce, ancora leggero fisicamente, che ha iniziato da centrocampista ritrovandosi lo scorso anno spostato in attacco, con risultati clamorosi. A livello giovanile. La serie A ovviamente è un’altra storia e Barrow, ottima tecnica ma diversi chili da mettere per reggere le sportellate, deve ancora dimostrare tutto il suo talento nella categoria dei grandi. Se giocasse Barrow dall’inizio sarebbe un’Atalanta senza centravanti, ma con due punte di movimento e di tecnica che agirebbero fuori dall’area. Fabrizio Carcano