Caldara è pronto per l’avventura in bianconero: "Fondamentali questi anni nell'Atalanta"

Dal ritiro di Coverciano il difensore azzurro ringrazia Gasperini e la Dea

Mattia Caldara

Mattia Caldara

Bergamo, 26 maggio 2018 - Dal nerazzurro atalantino al bianconero juventino. In mezzo l’azzurro. Mattia Caldara dal ritiro di Coverciano, dove sta lavorando agli ordini de neo ct Mancini, dimostra di essere ancora un ragazzo diviso a metà. Tra una maglia che si è sfilato da pochi giorni, quella dell’Atalanta, da cui si è congedato domenica con una buona prestazione a Cagliari macchiata da quel rigore nel tempo di recupero calciato alle stelle, e quella della Juventus che vestirà tra qualche settimana. Percorrendo una strada, quella che porta da Bergamo alla sponda bianconera del Po, su cui lo hanno preceduto, negli ultimi decenni, ragazzi 23/24enni come Vieri, Inzaghi, Tacchinardi, Zenoni, giusto per citare quelli approdati in azzurro. O, arretrando nel tempo, come Gaetano Scirea, cui il ragazzo di Scanzorosciate viene accostato. Paragone scomodo, che lo stesso Caldara con umiltà allontana: «Parliamo di un mostro sacro, un giocatore di un’altra categoria, io non posso neppure confrontarmi con uno come Scirea». PIEDI

Per terra, come sempre, e pochi voli pindarici. Caldara, uno dei due atalantini in nazionale insieme a Cristante, pure lui annunciato in partenza da Bergamo, è consapevole di essere cresciuto molto nelle ultime due stagione e di dover tantissimo all’Atalanta. Ancora al centro dei suoi pensieri. «Sono stati due anni molto importanti all’Atalanta. L’inizio è stato complicato, sia per i metodi di allenamento di Gasperini che per la differenza con la Serie B. Poi nel 2017 è arrivata la chiamata della Juventus, ma ho fatto bene ad aspettare e a restare a Bergamo per un’altra stagione. Spero di essere pronto adesso, in bianconero non si può sbagliare. Ma penso di arrivare alla Juventus al momento giusto. Mi aspetta una sfida difficile sia in bianconero che in azzurro, perchè troverò grandi giocatori. Sono orgoglioso di essere arrivato a questo punto e voglio migliorarmi ancora tanto. Devo dimostrare ancora tanto e spero di farlo il prossimo anno». 

Sembra intanto più difficile che Caldara in bianconero possa ritrovare anche Cristante, giocatore che Allegri vorrebbe: dopo la Lazio sul talento friulano si sta muovendo prepotentemente anche la Roma, che metterebbe sul piatto Pellegrini e forse anche Defrel, e resta forte anche il pressing dell’Inter. Intanto per Hateboer cantano le sirene tedesche: il Borussia Dortmund sarebbe pronto ad offrire 12 milioni per avere l’esterno olandese, ma per l’Atalanta ne vale almeno 17-18.