Atalanta, è Pessina show: ora lo vogliono tutti

Il 24enne centrocampista brianzolo, autore di due gol in Coppa Italia con il Napoli, è l’uomo in più della Dea

Matteo Pessina

Matteo Pessina

Bergamo, 12 febbraio 2021 -  C’era una volta, in un tempo non tanto lontano, il Papu Gomez. Era lui ad avere in mano la bacchetta di direttore dell’orchestra atalantina. Oggi c’è Matteo Pessina, 24 anni, da Monza. Indossa la maglia numero 32 ma virtualmente è come se fosse la 10. È lui il nuovo gioiello nerazzurro. Da mercoledì sera non più solo un talento emergente, una sorpresa che si stava concretizzando ad alto livello, ma qualcosa di ben più solido: la doppietta contro il Napoli gli ha regalato l’ennesimo salto di qualità in una stagione da ricordare. L’esordio in Nazionale contro l’Estonia, il debutto in Champions, il “posto fisso’’ da titolare con la Dea da novembre, prima insieme a Gomez, poi al posto di Gomez, collezionando voti alti in pagella. Mancavano i gol, quelli pesanti, sono arrivati nella semifinale di Coppa Italia e ora Pessina, il volto nuovo del nostro calcio, è diventato un big. Un gioiello che brilla nella vetrina nerazzurra. La sua valutazione di mercato ormai è schizzata intorno ai 25 milioni a stare bassi e un posto ai prossimi Europei sembra già prenotato per lui.

«La Nazionale? Ci penso perché è l’obiettivo più grande per ogni giocatore. Io mi sento mezz’ala. Ora sto giocando come un centrocampista più avanzato, è un ruolo dinamico che mi piace, ma mi adatto a qualsiasi modulo. Non sono il sostituto di Gomez, abbiamo giocato anche insieme", ha spiegato il diretto interessato mercoledì sera ai microfoni della Rai dopo la vittoria sul Napoli, incassando anche i complimenti di Gian Piero Gasperini che ha tenuto anche a ringraziare il suo ex vice Juric per il lavoro fatto su Pessina nella scorsa stagione al Verona, dove era in prestito e dove ha cominciato a giocare da centrocampista avanzato dietro le punte.

La svolta di una carriera iniziata più indietro, in mediana, dove Gasperini aveva provato a forgiarlo due stagioni fa, come vice De Roon, salvo poi preferirgli Mario Pasalic, più esperto e completo. La stagione di prestito a Verona è servita a plasmarlo da giocatore avanzato, in grado di segnare sette gol e avanzare il suo baricentro. Miglioramenti che Gasperini, da quando il ragazzo brianzolo è tornato a Bergamo, ha ulteriormente incrementato, trasformandolo in una cerniera tra mediana e attaccanti, un regista mobile con licenza di affondare. Come accaduto contro il Napoli. E con Pessina titolare l’Atalanta negli ultimi due mesi e mezzo, senza Gomez, ha collezionato 17 risultati utili in 18 gare complessive tra campionato e coppe varie...