Malinovskyi più distante dal Tottenham. Colpa della bufera Juventus

L'inchiesta della Procura di Torino coinvolge anche Paratici, attuale manager del team inglese

Ruslan Malinovskyi con la maglia dell'Atalanta

Ruslan Malinovskyi con la maglia dell'Atalanta

Bergamo, 4 dicembre - Sembra ormai sfumata l’operazione di mercato, ventilata da mesi, che avrebbe dovuto portare Ruslan Malinovskyi al Tottenham Hotspur per una cifra tra i 16 e i 18 milioni di euro. A frenare la trattativa i rimbalzi dell’inchiesta della procura di Torino sulle operazioni di mercato condotte negli ultimi dalla Juventus e dalla sua dirigenza, tra cui l’ex amministratore delegato di bianconeri, Fabio Paratici, oggi dirigente e responsabile del mercato proprio al Tottenham. La bufera mediatica che soffia da Torino complica notevolmente, e rende poco opportuno, un affare che peraltro era già complicato di suo. Gli Speroni seguono il 29enne tiratore ucraino da inizio estate e a fine agosto stavano per affondare il colpo decisivo: c’era già un’intesa di massima tra i due club per la cessione del giocatore, poi saltata nelle ultime ore di mercato per una serie di dettagli non collimanti. Malinovskyi dopo un buon inizio, con un assist alla prima a Genova e il gol alla seconda contro il Milan, ha via via perso spazio, finendo quasi sempre in panchina, e non ha mai inciso, collezionando 14 presenze e una sola rete.

Il suo ciclo a Bergamo sembra avviato alla conclusione, ma a questo punto l’ucraino classe 1993 potrebbe restare fino a giugno, in cerca di un rilancio anche in chiave mercato. L’Atalanta, sfumato il Tottenham, attende comunque offerte dalla ricca Premier League dove il gm nerazzurro Lee Congerton sta proponendo anche Jeremie Boga, l’altro giocatore in cerca di rilancio e di spazio. Per Boga ci potrebbero essere delle offerte dal Brighton e dal Leicester, oltre che dalla Fiorentina che lo vorrebbe in prestito fino a giugno, con un riscatto a determinate condizioni.Su Malinovskyi ci sarebbe un interessamento sempre da Londra, ma dal West Ham, oltre che dai francesi dell’Olympique Marsiglia.