Atalanta-Inter, Gasperini: "Nerazzurri da titoli, niente calcoli"

Il tecnico sfida il suo passato: "Noi stamo bene, giocheremo a viso aperto". Ma Palomino dà forfait

Gasperini e Spalletti

Gasperini e Spalletti

Bergamo, 11 novembre 2018 - Non è una partita come le altre per l’Atalanta, non è una partita come le altre per il popolo atalantino, altrimenti lo stadio oggi non sarebbe tutto esaurito, con biglietti terminati già da giorni. Bergamo stamattina si blocca per il derby lombardo contro l’Inter, con fischio d’inizio alle 12.30. Sfida da sempre sempre sentita per ragioni campanilistiche, ma in questo caso ancora più importante per la tifoseria orobica per banali ragioni di classifica. Perché per una Dea che sta spiccando il volo, dopo tre vittorie consecutive contro Chievo, Parma e Bologna, questo match casalingo rappresenta uno snodo per le ambizioni stagionali, inevitabilmente frustrate dall’eliminazione nei preliminari di Europa League a fine agosto. Settantadue giorni dopo la notte maledetta di Copenaghen per l’Atalanta arriva un’altra sfida ad alta tensione, novanta minuti che possono dare una svolta. Come ammette anche lo stesso Gian Piero Gasperini.

«Dobbiamo giocare una gara al meglio delle nostre possibilità. Affrontare l’Inter per noi è anche un modo per misurarci con una top per vedere se reggiamo all’impatto con il massimo livello di difficoltà. Noi arriviamo da una serie positiva, abbiamo vinto tre partite di fila e risistemato la classifica, per cui affrontiamo la sfida nelle condizioni migliori. Vogliamo chiudere questo ciclo prima della sosta per le nazionali con un altro risultato positivo. Sarà una partita diversa dalle precedenti giocate a Bergamo, l’Inter non verrà a difendersi e noi giocheremo senza fare troppi calcoli, anche se sarà importante riuscire a fare risultato», spiega il tecnico atalantino. Ricordando le difficoltà di affrontare un avversario reduce da sette vittorie consecutive in serie A.

«L’Inter come Juve e Napoli sta facendo un campionato a parte, a ritmi insostenibili per le altre. È una delle due squadre, insieme al Napoli, che può cercare di buttare giù i bianconeri dal trono. È sicuramente un’Inter più forte di quelle degli anni scorsi che erano più vulnerabili», osserva Gasperini. Che martedì era in tribuna al Meazza per studiarsi i nerazzurri nel match di Champions League contro il Barcellona. «L’Inter contro il Barcellona, pur subendo di più, ha comunque avuto le sue occasioni creando pericoli ogni volta che arrivava nei pressi dell’area. Affrontiamo una squadra solida e forte che non verrà a fare le barricate, con una grande difesa, un grande attacco e anche una grande fame. Icardi? L’Inter non è solo Icardi, ma è chiaro che dovremo stare attenti a Icardi, per come si muove: va a caccia della palla, anticipa i difensori e conclude. Sappiamo come gioca l’Inter e sappiamo come giochiamo noi», argomenta Gasperini. Che incassa con un sorriso i complimenti ricevuti da Spalletti. E ricambia sottolineando i meriti del tecnico di Certaldo: «Per Spalletti parla quello che ha fatto in tutti questi anni a Roma e anche all’Inter, dove sta facendo qualcosa di veramente notevole: è un allenatore che fa i risultati e fa sempre giocare bene le sue squadre. E all’Inter ha fatto un grande lavoro, ha riportato la gente a riempire lo stadio e anche questo è un risultato straordinario».

Per l'Atalanta, priva di Masiello, problemi in difesa. Toloi sta meglio pur continuando ad avere fastidio alla caviglia ma dovrebbe esserci («È un leone, partite come queste vuol giocarle per forza»), mentre quasi sicuramente darà forfait l’argentino Palomino, bloccato da un guaio al polpaccio. Al suo posto giocherà l’albanese Djimsiti, mentre in porta verrà confermato il connazionale Berisha.