Atalanta conto aperto, è un altro stop all'Inter 0-0/ VIDEO

Gasperini si conferma avversario difficilissimo e frena la corsa di Spalletti al quarto posto. Ospiti poco incisivi soprattutto nel primo tempo

Atalanta-Inter

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Bergamo, 15 aprile 2018 - L’Inter è tornata in zona Champions, ma solo per una questione di scontri diretti. Lo 0-0 contro una buona Atalanta consente di acciuffare Lazio e Roma, ma proprio nel confronto con i giallorossi la squadra di Spalletti è avvantaggiata dagli scontri diretti. Un pari, oggi nel derby capitolino, condannerebbe di nuovo i nerazzurri a scivolare fuori dalle posizioni che contano. Paradossalmente, i nerazzurri hanno fatto punti in una gara giocata peggio rispetto a quanto visto nella Torino granata, dove è arrivata la più recente sconfitta. Per reagire alla stessa, Spalletti ha deciso ieri di puntare sulla difesa a tre, una novità assoluta che i suoi interpreti hanno faticato a digerire.

Tanti gli errori in appoggio, nonché di posizione, come accade a Cancelo quando tiene in gioco Gomez in area di rigore e viene graziato dall’argentino in avvio di gara. Il portoghese è uno dei protagonisti in negativo, specie nel primo tempo: sbaglia tantissimo e lascia campo alle sue spalle, senza riuscire a tenere in apprensione l’avversario sul suo lato. Il problema dell’Inter è che, in un modulo che dovrebbe valorizzare la corsa degli esterni, anche sul settore opposto la spinta di Santon è praticamente nulla. Solo Rafinha riesce a impensierire la Dea, agendo alle spalle di Icardi, provando la conclusione e azionando i compagni. Il primo tempo di Bergamo, per gli ospiti, somiglia tanto a quello di Torino a parti invertite: gli avversari attaccano e collezionano occasioni, gli uomini di Spalletti agiscono in contropiede e per due volte sfiorano la beffa con Perisic, senza che il croato riesca a vestire i panni di Ljajic della scorsa settimana.

L’ingresso di Cornelius per Barrow, subito dopo l’intervallo, toglie agli orobici in velocità e restituisce in potenza. L’Inter resta bassa, lascia che sia l’Atalanta a tenere il possesso. Le occasioni cominciano a latitare, anche se gli ospiti ritrovano in Cancelo un’arma in grado di far male sulla destra. Quando Spalletti inserisce Eder per Rafinha la squadra interista trova più freschezza e pericolosità, anche perché l’Atalanta ha le batterie scariche sulla lunga distanza e fatica a farsi notare dalle parti di Handanovic. Entrambe le squadre sembrano accontentarsi del pari, rischiano meno e abbassano i ritmi. Le sortite le tenta più l’Inter, a cui manca sempre quel quid in più per centrare il bersaglio. La regola di Icardi continua a valere: se l’argentino resta a secco, la vittoria diventa quasi un miraggio.