Standing ovation per Ilicic: il campione sloveno saluta il pubblico atalantino

Contratto rescisso consensualmente con 10 mesi di anticipo rispetto alla scadenza del 30 giugno: lo sloveno, 35 anni a gennaio è liebro di accasarsi ovunque

Standing ovation per Ilicic: il campione sloveno ha salutato il pubblico atalantino

Standing ovation per Ilicic: il campione sloveno ha salutato il pubblico atalantino

Bergamo, 1 settembre 2022 - Standing ovation. Tutti in piedi per Josip Ilicic, alla sua ultima passerella al Gewiss Stadium. Alle 20.25, a venti minuti dal fischio d’inizio di Atalanta-Torino, le due squadre hanno abbandonato il campo per lasciare il palcoscenico del rettangolo verde solo a lui: San Giuseppe da Prijidor, entrato scortato dai compagni, alla sua ultima volta su quel prato dove per cinque anni ha incantato il popolo nerazzurro e fatto ammattire i tifosi avversari.

Josip Ilicic da ieri pomeriggio non è più un calciatore dell’Atalanta, contratto rescisso consensualmente con 10 mesi di anticipo rispetto alla scadenza del 30 giugno: lo sloveno, 35 anni a gennaio, è svincolato, è libero di accasarsi ovunque, anche a campionato in corso. Bologna e Verona lo hanno trattato ma senza accordarsi, ora si parla di altre ipotesi, difficili, dal Monza alla Sampdoria: il giocatore abita a Milano e vorrebbe restare vicino al capoluogo lombardo. Ma potrebbe anche accettare un’offerta dall’estero: fermo da dicembre, rischia di non avere offerte ad alto livello.

Ilicic lascia Bergamo dopo cinque anni: arrivato nel luglio 2017 con la maglia della Dea ha collezionato 171 presenze e 60 gol tra campionato (135 presenze e 47 gol) e coppe. Delle sue tante serate fenomenali ne restano tre indimenticabili, tutte sul palcoscenico europeo: la doppietta a Dortmund nel febbraio 2018, sotto la curva gremita da oltre 5000 tifosi atalantini, poi ovviamente la notte di Valencia, mattatore assoluto con quattro gol nella vittoria per 4-3 nell’assurda notte del 10 marzo 2020, con l’Italia già chiusa in casa nel lockdown e con Bergamo martoriata dalla pandemia, e infine nel novembre 2020 il gol della storica vittoria a Liverpool ad Anfield Road. Ma non si potranno mai dimenticare alcune sue perle, come una rete da metà campo contro il Torino: peccato che i 500 tifosi granata presenti al Gewiss Stadium al posto che applaudirlo lo abbiano insultato durante il suo giro d’onore, unica macchia in un’altra serata da ricordare per San Giuseppe, salutato anche con lacrime da molti dei 17mila tifosi nerazzurri presenti nel catino di viale Giulio Cesare.