Così Ilicic ha conquistato l’Atalanta: nuovo idolo di Bergamo

Poche parole tanti fatti: la tripletta al Verona incorona l’ex viola

Josip Ilicic in gol (Ansa)

Josip Ilicic in gol (Ansa)

Bergamo, 20 marzo 2018 - San Josip Ilicic, nuovo idolo di Bergamo. Qualcuno, mischiando sacro e profano, sui social ha “beatificato’’ il 72 nerazzurro mettendo il suo volto sorridente sul corpo del Papa bergamasco Giovanni XXIII, il Papa buono. Un’esagerazione, che fotografa l’esaltazione che sta vivendo il popolo atalantino: la Dea tornata in zona Europa League dopo la più inebriante delle vittorie, la “manita’’ rifilata ai rivali storici del Verona, in uno stadio dove l’Atalanta sorrideva raramente. Fino alla cinquina di domenica. Con il sontuoso Ilicic a prendersi la scena con una tripletta che ha richiamato alla memoria l’impresa del marzo 1986, del mitologico bomber atalantino Aldo Cantarutti: tre gol al Bentegodi contro l’Hellas allora campione d’Italia.

Una prestazione da standing ovation per Ilicic, un fuoriclasse che con l’Atalanta, con Gasperini che lo aveva già allenato a Palermo, ha finalmente trovato quella continuità di rendimento che gli era mancata negli anni precedenti. Dieci reti in campionato, altre tre in Europa League. E una decina di assist smazzati nelle tre competizioni. La differenza che l’anno scorso faceva il Papu Gomez quest’anno semplicemente la sta facendo Ilicic. Personaggio caratterialmente freddo, meno caliente e estroverso del Papu. Quando è in forma delizia il pubblico con giocate da funambolo e in area diventa letale. Il suo record italiano, 13 reti due anni fa a Firenze, è dietro l’angolo. Come il ritorno in Europa per la Dea che alla ripresa del campionato avrà due gare consecutive in casa con l’Udinese e la Sampdoria. ilicic