Rasmus Hojlund
Nell’Atalanta capolista solitaria brilla la stellina emergente del 19enne Rasmus Hojlund. Il bisonte danese sta bruciando le tappe: è arrivato a Bergamo da appena dieci giorni, dopo essere stato acquistato per la cifra non irrilevante di 17 milioni dagli austriaci dello Sturm Graz, ha esordito contro il Torino sostituendo l’infortunato Duvan Zapata dopo mezz’ora e ieri, alla sua prima da titolare data l’assenza del colombiano, è stato il migliore in campo con il primo gol al Monza e un palo.
E il bello deve ancora venire, perché Zapata resterà fuori anche nelle prossime partite in casa contro la Cremonese e poi in casa della Roma e sarà in dubbio anche alla ripresa contro la Fiorentina. Per cui il giovane Hojlund potrebbe avere quello spazio, continuativo, che negli anni scorsi non avevano gli altri centravanti chiusi da Zapata, come l’olandese Lammers o il bergamasco Piccoli. Gasperini già stravede per lui e lo elogia pubblicamente (“Ha il profilo giusto, ha una buna gamba, può crescere molto”) e il ragazzo pur avendo solo 19 anni ha già dimostrato carattere e faccia tosta, diventando subito un punto di riferimento offensivo per i compagni.
Fisicamente è un corazziere da 191 centimetri, robusto, in grado di difendere la palla spalle alla porta e far salire la squadra e in area ha presenza e tempismo: contro il Torino dopo una decina di minuti in campo ha servito il pallone del raddoppio a Koopmeiners libero fuori area, dimostrando anche visione di gioco. Adesso è lui il titolare, almeno per qualche settimana: poi dipenderà dalle condizioni dei muscoli di Zapata, clamorosamente ancora a zero gol. Senza dimenticare il terzo incomodo: Luis Muriel, anche lui ancora a secco realizzativo. Difficile scavalcare i due cafeteros nelle gerarchie gasperiniane, ma intanto domenica al Gewiss contro la Cremonese il titolare sarà Rasmus Hojlund da Copenaghen, con la sua maglia numero 17, alla faccia della scaramanzia…