Atalanta, furia Gasperini contro l’arbitro: "Venga a spiegare perché mi ha espulso"

Il tecnico è furibondo per il cartellino rosso rimediato a pochi istanti dalla fine della gara contro l'Udinese: "Una decisione assurda"

La rabbia di Gasperini

La rabbia di Gasperini

Bergamo, 24 ottobre 2021 - Prima un giallo, poi un rosso, a distanza di un minuto, nel tempo di recupero. E a fine gara esplode la rabbia del tecnico atalantino Gian Piero Gasperini contro l’arbitro Marinelli di Tivoli. La polemica non è su un episodio di gioco che ha determinato il risultato, ma sulla doppia ammonizione ravvicinata che ha portato alla sua espulsione.

"Non accetto che un ragazzino mi venga a sventolare il cartellino rosso sotto il naso senza un perché. E’ stata un’espulsione assurda, non ho fatto o detto niente, ho protestato per un fallo su Scalvini su cui è esploso tutto lo stadio, poi ci sono state altre due azioni e poi non so, non mi sono nemmeno accorto che mi avevano ammonito. Questi signori devono venire, metterci la faccia e spiegare", ha sbottato il tecnico nerazzurro nelle varie interviste dopo partita. Rincarando la dose: "Essere prima ammonito e poi buttato fuori in questo modo da questi ragazzi è difficile da accettare, voglio che qualcuno me lo spieghi e così non si può controbattere, così con questo sistema diventa troppo facile passare dalla parte del torto. Questi arbitri sono professionisti, per cui vengano anche loro a commentare gli episodi e dare delle spiegazioni. E come tutti i professionisti è inaccettabile stare nello stesso posto per vent’anni qualunque cosa fai. Così è inaccettabile. Qui c’è la mia parola contro la loro, io non mi ero nemmeno accorto che ero stato ammonito. Vengano a spiegare il perché delle loro scelte", ha concluso un furibondo Gasperini.