Atalanta, Gasperini si toglie dal mercato: “Se non mi cacciano io resto a Bergamo”

Una chiacchierata per raccontare la sua Dea che galoppa verso la terza qualificazione consecutiva in Champions

Giampiero Gasperini

Giampiero Gasperini

Bergamo, 27 marzo 2021 - Prima l’Atalanta, la Juventus può attendere. Non c’erano dubbi, dato il contratto blindato fino al 2023 e la sua intenzione di restare in nerazzurro, ma Gian Piero Gasperini, alla vigilia della volata finale del campionato, ha zittito sul nascere ogni spiffero di mercato che potrebbe riguardarlo. In particolare le voci che lo accostavano alla Juventus per un eventuale dopo Pirlo.

Se non mi cacciano resto a Bergamo. Un quinquennale alla Juventus? No, troppo lungo. Pirlo? Io penso che la società nei confronti dell'ex giocatore e della persona abbia una fiducia smisurata. Magari hanno l'idea che possa diventare un grande allenatore. Il fatto di conoscere aiuta, ma l'allenatore e' tutto un altro mestiere, ti devi formare. Lo puoi fare in tanti modi, magari partendo dalla Juventus”, ha spiegato il 63enne tecnico di Grugliasco, intervenendo in diretta al programma Deejay Football club sulle frequenze di RadioDeejay. Una chiacchierata a microfono aperto per raccontare la sua Dea che galoppa verso la terza qualificazione consecutiva in Champions.

“Credo di essere cresciuto in questi anni qui a Bergamo, insieme ai miei ragazzi. L’Atalanta oggi ha la sua identità e gioca sui suoi ritmi, ma in Italia non ci siamo solo noi. Forse ci danno fastidio le interruzioni. Ci piace quando ci lasciano giocare, le interruzioni ci danno fastidio", ha sottolineato il mister atalantino. Tornando ai rimpianti per la doppia sfida in Champions contro il Real Madrid. “L'obiettivo era restare in partita almeno nel primo tempo e poi rischiare un po' di più, sapevamo che era comunque difficile ma ci stavamo riuscendo bene. Dire che l'Atalanta – ha rimarcato Gasperini - fosse favorita era un po' troppo. Il Real Madrid delle ultime partite lasciava un po' a desiderare, ma poi quando sono arrivati i momenti decisivi è cambiato tutto".

Dal Real Madrid al caso Papu Gomez. “Non ho mandato io via Gomez. Sarò sempre grato al Papu per tutto quello che abbiamo fatto in questi anni.” Chiosa sulla situazione interna e sulle scelte delle ultime settimane, prima fra tutti l’alternanza tra i portieri. “Gollini in panchina? Ad un certo punto stavamo prendendo qualche gol di troppo, c’era bisogno di cambiamento per ripartire al meglio. Miranchuk? Ora sta sta giocando bene, speriamo presto possa essere titolare, mentre per Hateboer ci vorranno venti giorni”, ha concluso Gasp.