Remo Frueler: “Atalanta penalizzata a ottobre dagli infortuni, adesso faremo meglio”

Il 29enne svizzero, metronomo del centrocampo, analizza la prima parte di stagione

Remo Freuler

Remo Freuler

Bergamo - Dal nerazzurro al rossocrociato per Remo Freuler, il metronomo del centrocampo dell’Atalanta e della Svizzera, non cambia nulla: il suo imperativo resta sorprendere e stupire. Anche con la sua nazionale elvetica, asfaltata cinque mesi fa all’Olimpico con un sonante 3-0 dagli azzurri. Gara chiave per la qualificazione al prossimo Mondiale e il numero 11 atalantino lancia il guanto di sfida agli azzurri.

“Da allora sono cambiate molte cose per noi, da quell’incontro abbiamo fatto progressi in tutti gli ambiti. Non vedo punti in comune tra la situazione attuale e quella prestazione negativa. Invece per l’Italia quel precedente potrebbe anche avere delle ripercussioni”, ha spiegato il 29enne centrocampista di Ennenda conversando con i media elvetici. Veterano del nostro campionato, dove è approdato nel gennaio 2016. “Ormai conosco ogni angolo della serie A, i giocatori che affronterò a Roma li ho tutti affrontati più volte. La ritengo -ha sottolineato Freuler - una sfida personale molto speciale, una sfida che avrà una posta in palio enorme come valore, ma questo lo sanno bene entrambe le squadre”.

Anche se il contesto tra nazionali e diverso da quello dei club Freuler ha sete di rivincita dopo le due sfide beffarde contro il Manchester United, in cui l’Atalanta ha raccolto solo un punto pur giocando alla pari nell’arco dei 180 minuti contro i Red Devils. “Eravamo arrabbiatissimi, dopo quelle due partite. A un certo punto abbiamo spento il motore, non sarebbe dovuto accadere. L’Atalanta vive di brio, movimento, qualità, gioco d’attacco contro ogni avversaria. Sono felice che ottobre sia passato. Come già nella passata stagione, abbiamo lasciato troppi punti per strada. Mi auguro che la nostra fase migliore possa coincidere con le prossime settimane, anche grazie al recupero dei tanti infortunati che ci hanno condizionato non poco. Abbiamo disputato incontri con quattro o cinque titolari assenti, tutti nel reparto arretrato”, ha chiosato Freuler.