Coppa Italia, Atalanta-Fiorentina. Gasperini: "Una grande occasione, si può fare"

Si riparte dal pirotecnico 3-3 dell’andata al Franchi

Gian Piero Gasperini (Lapresse)

Gian Piero Gasperini (Lapresse)

Bergamo, 25 aprile 2019 - Ventimila tifosi nerazzurri, in uno stadio esaurito come da pronostico, sono pronti stasera (ore 20,45) a spingere l’Atalanta verso una finale attesa dal popolo nerazzurro da 23 anni. Era il 1996 e a negare la seconda Coppa Italia della sua storia, (dopo quella del 1963) alla Dea fu proprio la Fiorentina, quella di Batistuta e Rui Costa e allenata da Ranieri, che si impose 1-0 all’andata al Franchi e 2-0 al ritorno a Bergamo. Stasera l'Atalanta gioca con il vantaggio di avere a disposizione due risultati su tre dopo il 3-3 dell’andata a Firenze, contro un avversario staccato in classifica in campionato di un abisso 16 punti. Tanti, a testimoniare un gap stagionale tra le due squadre. Ma è una gara secca e Gian Piero Gasperini sta cercando di mantenere al massimo la concentrazione dei suoi, scacciando lo tsunami di elogi che ha inondato la sua Atalanta, dopo la strepitosa vittoria di lunedì a Napoli che ha lanciato Gomez e compagni nell’orbita Champions al quarto posto in coabitazione con il Milan. «Dobbiamo accantonare la vittoria di lunedì a Napoli, ora l’obiettivo si sposta solo sulla Coppa Italia. Il successo al San Paolo ci mette nelle condizioni di correre per un posto in Champions, ma questa sarà un’altra partita: vogliamo arrivare a Roma per giocarci il trofeo il 15 maggio», ha spiegato il mister nerazzurro in un’intervista della vigilia a Rai Sport. Ricordando il valore di una Fiorentina ancora più insidiosa dopo la rivoluzione tattica con il passaggio da Pioli a Montella. «La Fiorentina farà di tutto per vincere perché la coppa è l’ultimo obiettivo rimasto, è una squadra con punti di forza che conosciamo e rispettiamo, ma l’avvicendamento tra Pioli e Montella non ne cambia le caratteristiche».

Formazione praticamente fatta per la Dea, con un solo dubbio legato alle condizioni fisiche di Josip Ilicic, che potrebbe partire in panchina per essere al top subentrando nella ripresa per variare il ritmo. Al suo posto nel caso giocherebbe Pasalic, ma Gasperini sul punto ha glissato per non svelare le sue carte. «Ilicic è straordinario, sa cambiare volto al match anche quando subentra. Quest’anno ha fatto spesso gli straordinari, ma per questa partita ci teniamo qualche segreto», ha chiosato il Gasp. Che non avendo l’infortunato Toloi dietro e lo squalificato Hateboer a destra dovrebbe schierare la solita difesa a tre con Mancini e Masiello a scortare Palomino favorito su Djimsiti, mentre a centrocampo ci saranno in mezzo De Roon e Freuler con Castagne a destra e Gosens a sinistra alle spalle di Gomez cerniera tra il centrocampo e l’attacco, dove ci sarà Zapata da centravanti con uno tra Ilicic o Pasalic. In caso di passaggio del turno, e di finale conquistata, scontata la dedica per il compianto Mino Favini, l’ex responsabile del settore giovanile nerazzurro dal 1990 al 2015, scomparso martedì a 83 anni. «Il ricordo di Mino Favini ci darà una forza in più, è stato 25 anni di storia del settore giovanile atalantino. Educazione, rispetto e disciplina: una vita dedicata ai giovani, personaggi come lui - ha concluso Gasperini - sono le fondamenta per il futuro».