Merih Demiral
Bergamo, 28 settembre 2022 - Riecco il muro. L’invalicabile ‘the wall’, meritato soprannome attribuito dai tifosi dell’Atalanta al centrale difensivo Merih Demiral. Il 24enne turco in questo avvio di stagione è sempre stato uno dei migliori in campo e ha creato un feeling particolare con la tifoseria orobica, ereditando anche il coro, basato sulla canzone popolare napoletana "Funicolì Funicolà", dedicato nel quinquennio precedente a Josip Ilicic e ora intonato per il gladiatore del Bosforo. Quel "Demiral Demiral là là lalalalaà" cantato dalla curva a fine partita, quando il centravanti avversario esce dal campo a pancia vuota, senza aver segnato.
Ormai è diventata una regola per lo specialista Demiral che finora ha tenuto a secco tutti i centravanti incrociati: prima i rossoneri Giraud e Origi, poi il veronese Henry e il granata Sanabria, quindi Dany Mota e Petagna nel derby a Monza e Okereke nel derby con la Cremonese, infine Abraham e Belotti, due mica da poco, a Roma. Domenica la sua marcatura energica e ruvida toccherà al bomber serbo Jovic, centravanti della Fiorentina… Che forse aveva sperato di evitarselo. Un risentimento muscolare giovedì aveva frenato il difensore nerazzurro prima del match di Nation League tra la sua Turchia e il Lussemburgo.
Fuori all’ultimo, per precauzione, poi la decisione dei medici della nazionale turca di rimandarlo a casa, a Bergamo. Qualche giorno di riposo e da oggi Demiral è tornato ad allenarsi regolarmente con i compagni, pronto per domenica per la gara casalinga contro la Fiorentina, pronto a neutralizzare Jovic o Cabral o Kouamè. Con Demiral non si passa. E pensare che a giugno sembrava che la Dea non fosse intenzionata a riscattarlo a 20 milioni dalla Juventus, riscatto avvenuto nelle ultime ore disponibili: un buon affare, perché avanti così tra qualche mese il difensore turco del 1998 ne varrà 40 di milioni, a stare bassi…